Rassegne stampa

01.04.2012

Le danzatrici di Canova

[Antiquariato, mensile di arte antica, arti decorative, cultura, collezionismo]

Gessi , gouache e dipinti testimoniano la passione del maestro veneto per la danza.
Alla Gipsoteca di Possagno, fino al 30 settembre.

di DavideVenuti

Antonio Canova (1757-1822), emblema già in vita del revival neoclassico, seppe riportare a nuova vita gli ideali di bellezza della scultura greca, che aveva ammirato in giro per l'Europa. A Parigi, nel 1815, dove aveva negoziato su incarico di PioVII la restituzione delle opere d'arte antica trafugate da Napoleone. E a Londra, dove aveva visto i fregi del Partenone appena giunti da Atene con lord Elgin. Più che tappe di un Grand Tour, questi viaggi esprimevano il bisogno viscerale di Canova di dialogare con l'antico, fonte di ispirazione per le sue sculture, vive e palpitanti: «Un'arte che diventa carne», scriveva nei suoi taccuini di...

29.03.2012

Vicenza, la memoria rimossa delle acque

[Il Gazzettino]

Il LIBRO

La storia di un territorio all'incrocio tra fiumi e strade, di alluvioni e siccità, battaglie navali e mulini

Sorprende ricordare – mentre si impone nelle nostre regioni un drammatico "allarme siccità" – che molte delle nostre città sono state "città d'acque", e solo una dissennata politica idraulica ne ha "disseccato" l'identità, consegnandole -alternativamente -alle alluvioni e all'arsura. Un segno distintivo della modernità sembra essere infatti la rimozione della memoria delle acque, effetto del progressivo "allontanamento" dei fiumi dalle città e delle città (e i loro abitanti) dai rispettivi fiumi, anche quando i loro letti sono rimasti fisicamente alloro posto.
Il caso di Vicenza è emblematico, come racconta il giornalista Antonio Di Lorenzo nel libro "La memoria delle acque vicentine" (Ed. Terra Ferma, € 15), dove si...

19.03.2012

Il verde che non conosciamo

[Associazioni Vicentine]

Piacerà senza dubbio ai vicentini delle locali associazioni Amici dei Parchi e Civiltà del verde questo bel volume fotografico sulla Venezia che non ti aspetti, con gli scatti del noto fotografo bassanese Cesare Gerolimetto

Piacerà senza dubbio ai vicentini delle locali associazioni Amici dei Parchi (guidata dalla vicentina Luisa Manfredini) e Civiltà del verde questo bel volume fotografico sulla Venezia che non ti aspetti. Non quella d'acqua, come i più potrebbero immaginare, ma quella verde, di terra. Tra gli elementi che compongono la città di Venezia, oltre alla pietra, all’acqua e al legno su cui sorge, ce n’è infatti uno in continua evoluzione e che spesso si rivela un mistero: il verde inteso come vegetazione, sia quella spontanea che cresce in angoli impensabili, sia quella dei giardini, pubblici e privati, che possono...

18.03.2012

CANOVA La danza della scultura tra eros e neoclassicismo

[Repubblica, pagina 50, sezione Cultura]

Al Museo e Gipsoteca di Possagno un'esposizione dedicata al genio del marmo
Protagoniste le "ballerine" di inizio ' 800 ispirate ai reperti di Pompei ed Ercolano

Salendo verso Possagno si scorgono le colline d' argilla, solcate dai castagni, da cui Antonio Canova traeva la materia peri bozzetti. La sua straordinaria mano conferisce al marmo il morbido fraseggio che realizza tra il nudo anatomico e il peplo che talvolta lo ricopre. Il modellato delle vesti e le trasparenze hanno una sottile carica erotica sottolineata dalla movenza dei gesti o della danza. Molte sue opere sono ispirate ai modelli di Ercolano e Pompei che visitò nel 1779: l' avevano tanto affascinato, che, circa vent' anni dopo, dipinse una serie di tempere su carta con fanciulle che danzano, e a più riprese vi ritornerà negli anni a seguire. A un uomo...

09.03.2012

Accademia di Verona. La storia e le opere del ‘700 in un libro

[Corriere di Verona]

Tre saggi presentati dal Soprintendente

VERONA

Un anno per comporre e dare alle stampe un prezioso volume di studi, summa di un profondo e dettagliato lavoro di ricognizione sul territorio di durata trentennale. «I pittori dell'Accademia di Verona (1764-1813)» (Antiga Edizioni) è stato presentato ieri (da Paola Marini, direttrice dei Civici Musei di Verona, Angelo Mazza, storico dell'arte, e Alessandro Morandotti dell'Università di Torino) alla Gran Guardia, sede della mostra dedicata al «Settecento a Verona», alla quale il libro fa da complemento, e illustrato dai curatori: Luca Caburlotto, Soprintendente ai Beni Artistici di Verona, Vicenza e Rovigo, ruolo precedentemente svolto dal secondo curatore (e propositore) dell'opera, Fabrizio Magani, e ancora Sergio Marinelli, storico dell'arte e docente all'Università Ca' Foscari di...

09.03.2012

Canova e la danza

[il Venerdì di Repubblica]

POSSAGNO (TREVISO )
MUSEO E GIPSOTECA ANTONIO CANOVA
FINO AL 30 SETTEMBRE
CATALOGO TERRA FERMA EDIZIONI
Info: tel. 0423-544323
www.museoconova.it

Molte opere di Antonio Canova erano dedicate alla danza.
Per la prima volta una mostra indaga questo tema nell'arte dello scultore, con una selezione di cinquanta lavori, tra le quali spicca il gesso della Danzatrice con i cembali, da poco restaurata.

08.03.2012

La memoria delle acque vicentine: un tuffo nel passato dei fiumi di Vicenza

[Metti via. Cose da mettere nel cassetto]

"La memoria delle acque vicentine – storie, personaggi, misteri e curiosità nei secoli", scritto da Antonio Di Lorenzo, è un libro che ho "scoperto per caso" mentre cercavo novità editoriali in ambito eno-gastronomico nel sito dell'editore Terra Ferma.
Il titolo, allo stesso tempo sibillino ed inusuale per un trattato di idrografia (ed infatti il volume non lo è), probabilmente trae un po' in inganno, dato che in realtà l'opera più che delle acque vicentine tratta per lo più delle acque "di Vicenza" ossia Bacchiglione, Retrone, Astichello e Seriola, pur con interessanti e curiosi riferimenti al torrente Astico e al lago di Fimon.
L'opera è estremamente piacevole da leggere, ma anche da studiare ed osservare con attenzione, visto l'importantissimo contenuto di vecchie immagini e particolari di mappe di varie epoche,...

08.03.2012

Gli archivi di persona – La memoria del Novecento

[la Tribuna di Treviso]

Ognuno di noi ne realizza uno nella propria vita, è diverso da quello di ogni altro, raccoglie tutto ciò di importante abbiamo deciso di conservare per farne un Archivio di persona. Quelli del secolo scorso, appartenuti a personaggi della storia e della cultura, sono stati oggetto di studio e ora verranno presentati nel «Archivi di persona del Novecento. Guida alla sopravvivenza di autori, documenti e addetti ai lavori», curato da Francesca Ghersetti e Loretta Paro, che verrà presentato a Treviso oggi alle 17.30 agli Spazi Bomben (ingresso libero). Il volume è edito da Fondazione Benetton Studi e Ricerche assieme a Fondazione Giuseppe Mazzotti per la civiltà veneta e Antiga Edizioni. Nell’incontro, oltre alle due autrici, ne parleranno Marco Tamaro e Luca Baldin, i direttori delle fondazioni, con Giorgio Montecchi,...

01.03.2012

A passo di danza con Canova

[Il Giornale dell'Arte]

POSSAGNO (TV).

In occasione della mostra «Canova e la danza. La danza nella scultura e nella pittura di Antonio Canova», a cura di Mario Guderzo con il contributo di Fassa Bortolo (catalogo Terra Ferma Edizioni), in programma al Museo e alla Gipsoteca di Possagno dal 3 marzo al 30 settembre, il gesso della danzatrice con i cembali, realizzato da Antonio Canova nel 1812, e mutilato nelle braccia in seguito a un bombardamento della grande guerra, recupera le
gnovenze originali. La versione in marmo dell'opera, conservata al Bode-Museum di Berlino e anch'essa fortemente danneggiata nell'incendio del palazzo del primo proprietario, l'ambasciatore russo a Vienna, Andrej Razumovskji, è stata scansionata realizzando una copia in 3D e consentendo così di restituire al gesso la sua integrità. Sul tema della danza esiste anche la statua...

01.03.2012

Un Canova autentico del 2012

[Corriere della Sera]

 

Ricostruite le braccia della «Danzatrice con i cembali».
Il restauro del modello originale in gesso mutilato da una granata austriaca nel 1917

 

Un risultato perfetto, dove il massimo errore di misura è nell'ordine di 0,05-0,1 millimetri, quindi invisibile a occhio nudo e impercettibile persino al tatto. Un restauro peraltro reversibile perché, volendo, i due «nuovi» arti possono essere eliminati in qualsiasi momento e senza problemi.
Il modello originale in gesso della Danzatrice con i cembali (1809) di Antonio Canova, conservata nell'Ala Scarpa della Gipsoteca di Possagno (Treviso), torna all'antico splendore con le magnifiche braccia al loro posto quasi cent'anni dopo la granata austroungarica che, durante i cannoneggiamenti del novembre 1917 a ridosso del Monte Grappa, colpì la collezione canoviana e danneggiò molte opere. Tra...