Il verde che non conosciamo

19.03.2012

[Associazioni Vicentine]

Piacerà senza dubbio ai vicentini delle locali associazioni Amici dei Parchi e Civiltà del verde questo bel volume fotografico sulla Venezia che non ti aspetti, con gli scatti del noto fotografo bassanese Cesare Gerolimetto

Piacerà senza dubbio ai vicentini delle locali associazioni Amici dei Parchi (guidata dalla vicentina Luisa Manfredini) e Civiltà del verde questo bel volume fotografico sulla Venezia che non ti aspetti. Non quella d’acqua, come i più potrebbero immaginare, ma quella verde, di terra. Tra gli elementi che compongono la città di Venezia, oltre alla pietra, all’acqua e al legno su cui sorge, ce n’è infatti uno in continua evoluzione e che spesso si rivela un mistero: il verde inteso come vegetazione, sia quella spontanea che cresce in angoli impensabili, sia quella dei giardini, pubblici e privati, che possono ben considerarsi segreti e spesso si scoprono solo attraverso intuizioni sensoriali.

La trevigiana Tudy Sammartini, eccezionale guida turistica e profonda conoscitrice della città lagunare, con questo affascinante volume (Terra Ferma Edizioni, 184 pagine, 200 illustrazioni a colori, cartonato con sovracoperta) propone una Venezia insospettabile e a volte inaccessibile ai più, intima, silenziosa e viva. Le sue schede accompagnano gli scatti inediti del  bassanese Cesare Gerolimetto.

Gerolimetto, prima viaggiatore poi fotografo, ome lui stesso tende a definirsi, ha compiuto lunghi e rischiosi raid automobilistici trans-continentali in Africa e Asia senza macchina fotografica. Nel 1976, alla vigilia del suo raid più impegnativo, il giro del mondo in camion riconosciuto poi dal Guinness book of Records come il primo e il più lungo giro del mondo: due anni e sette mesi, per un totale di 184000 Km, comprende quanto importante sarebbe stato documentare il viaggio anche con foto. Così la fotografia irrompe nella sua vita. Dal 1984 diventa la sua scelta professione esclusiva. Oggi collabora con le più importanti riviste nazionali ed estere ed ha al suo attivo numerose pubblicazioni: New York, San Francisco, Israele, Il giardino Veneto, Veneto l’immagine dell’anima, Il paesaggio veneto, Roma, Venezia Plaga Felix.

Numerose mostre personali (Salisburgo, Innsbruck, Voiron, Cortina, Belluno, Cremona, Trento) e anche le proiezioni dei suoi documentari in tutta Italia. Ha tenuto corsi di fotografia a Spilimbergo, Belluno, Montebelluna, e Bassano anche se afferma di non possedere, essendo autodidatta, basi abbastanza solide per insegnare. Il suo nome appare in importanti volumi sulla fotografia come Segni di luce, Fotografia contemporanea italiana, Storia e tecnica della fotografia, La fotografia di viaggio, Fotografia attualità e tendenze e in molte riviste tra le quali Zoom, Epoca, Airone, Fuji Pro, Gente Viaggi, Tutti fotografi.

La Sammartini da anni si occupa di Venezia e della sua laguna da vari punti di vista. Ha scritto numerosi volumi dedicati all’architettura, al design, alla storia dell’arte. Lavora come guida turistica a Venezia, specializzata nelle visite di giardini segreti e di luoghi poco accessibili al turismo di massa.

Gli Amici dei Parchi, in occasione della giornata ecologica di domenica 18 marzo hanno fatto conoscere e vivere Parco Querini in collaborazione con gli studenti dell’Istituto Boscardin (Liceo Artistico e Istituto Tecnico settore Biologico). Ci sono state visite guidate per far conoscere il Parco dal punto di vista botanico, artistico e storico, partendo dal ponticello di fronte al Tempietto. Nell’angolo della creatività, con il coordinamento di Luca C. Matteazzi, ideatore del concorso Panchine d’artista, sono state riposizionate le panchine danneggiate e recuperate grazie al lavoro di studenti e insegnanti del Boscardin. L’associazione ha anche iniziato la cartellinatura degli alberi di Parco Querini. Civiltà del Verde invece ha organizzato visite guidate del parco e un laboratorio botanico e creativo con i bambini.

di Alessandro Scandale