La memoria delle acque vicentine: un tuffo nel passato dei fiumi di Vicenza

08.03.2012

[Metti via. Cose da mettere nel cassetto]

"La memoria delle acque vicentine – storie, personaggi, misteri e curiosità nei secoli", scritto da Antonio Di Lorenzo, è un libro che ho "scoperto per caso" mentre cercavo novità editoriali in ambito eno-gastronomico nel sito dell’editore Terra Ferma.
Il titolo, allo stesso tempo sibillino ed inusuale per un trattato di idrografia (ed infatti il volume non lo è), probabilmente trae un po’ in inganno, dato che in realtà l’opera più che delle acque vicentine tratta per lo più delle acque "di Vicenza" ossia Bacchiglione, Retrone, Astichello e Seriola, pur con interessanti e curiosi riferimenti al torrente Astico e al lago di Fimon.
L’opera è estremamente piacevole da leggere, ma anche da studiare ed osservare con attenzione, visto l’importantissimo contenuto di vecchie immagini e particolari di mappe di varie epoche, in cui sono evidenziati i vecchi mulini, gli antichi corsi d’acqua ora deviati, i ponti, gli sbarramenti, l’antico porto di Vicenza, ecc.
E’ un volume curioso (i salmoni del lago di Fimon, l’Astico che scorreva sotto al Ponte degli Angeli, lo scomparso lago Pusterla, il significato di Contrà Cantarane a Vicenza, ecc) ma che allo stesso tempo incuriosisce dato che nonostante la dovizia di particolari, date, nomi, e riferimenti bibliografici lascia ancora molto spazio a vecchie domande senza risposta o a nuovi quesiti che richiederebbero qualche approfondimento in più.
Non limitatevi alla lettura dei capitoli principali; anche le didascalie delle numerosissime foto sono parte integrante del testo, anche se a volte trovare la corrispondenza con le immagini non è immediato, specialmente per chi non è di Vicenza o non conosce bene la sua viabilità e toponomastica.
Per chi ha più tempo e passione, sarà veramente interessante osservare le riproduzioni delle antiche mappe e confrontarle con l’idrografia moderna.
Ciò permetterà di capire quanto effettivamente Vicenza sia stata e una "città d’acqua" e l’inutilità di certi interventi idraulici che nel passato (e purtroppo ancora oggi) continuano a sconvolgere il territorio e la sua storia nel vano tentativo di proteggerla dalle piene dei suoi fiumi.
Un libro ben fatto, in cui però (nonostante l’autore sia un grande esperto di eno-gastronomia) si trova una imperdonabile imprecisione: il confondere l’aringa con lo "scopetòn"…

Di seguito la scheda completa del volume:
Titolo: La memoria delle acque vicentine – storie, personaggi, misteri e curiosità nei secoli
Autore: Antonio Di Lorenzo
Pagine: 108
Immagini: 130 illustrazioni a colori
Formato: 22 x 22 cm
ISBN: 978-88-6322-104-6
Prezzo di copertina: € 15,00