Dedicato a uno degli ingredienti più versatili in padella, il libro esalta le patate del vicentino come alcuni tra i migliori tuberi italiani. Il ricettario si apre con alcune pagine dedicate alle modalità di base di preparazione, dal puré alle patate fritte, dagli gnocchi all’insalata. Si passa quindi, in successione, agli antipasti, ai primi e quindi ai secondi, con un vasto repertorio di piatti appetitosi tratti dai ricettari di chef locali. Il volume si chiude con alcune brevi ricette di base e con l’elenco delle Associazioni di tutela e promozione, dei produttori e dei punti vendita della patata vicentina. I saggi introduttivi ce ne raccontano l’avventurosa storia partendo dalle descrizioni di Antonio Pigafetta, vicentino al seguito di Magellano nella circumnavigazione del globo, e ne descrivono le caratteristiche gustative e organolettiche.
Un inno alla ricchezza dell’area vicentina, dettagliatamente descritta nei vari interventi che aprono questo volume sulla cosiddetta “arte bianca” e sulle piante alimentari più diffuse in queste terre. Scorrono infatti pagine dedicate alle numerose varietà di pane veneto e vicentino, brani dedicati alle secolari pratiche di lavorazione dei cereali e saggi scientifici relativi ad alcune varietà oggetto del libro, il tutto accompagnato dal relativo corredo fotografico. Il ricettario, suddiviso in piatti di pasta, riso e mais, ci conduce invece in un’avventura gastronomica composta esclusivamente da preparazioni classiche della tradizione vicentina: pasta e fagioli, gargati col consiero della Val Leogra, risotto al baccalà… Sapori da rivivere come quelli, dulcis in fundo, della tradizione dolciaria: macafame, fregolotta, pinza, putana e tanti altri.
Il Museo Poldi Pezzoli di Milano è una delle più importanti case museo in Europa. Fu danneggiato gravemente durante i bombardamenti del 1943, ma la sala che ne risentì in misura minore fu il Gabinetto dantesco; questo volume, con un ricco repertorio iconografico a corredo dei saggi, ne testimonia il restauro. Di notevole interesse il saggio di Mazzocca che ripercorre le interpretazioni di Dante nella cultura artistica tra la Restaurazione e il Risorgimento.
Nel 1999 si spegneva William Congdon, celebre pittore statunitense nato a Providence nel 1912 e approdato nel 1979 in una cascina della Bassa milanese, dove conclude il suo viaggio umano e artistico con rinnovata ispirazione dopo una lunga vita piena di impegno e di esperienze che lo segnano profondamente. Con il primo dei cinque volumi sull’artista realizzati da Terra Ferma, William Congdon 1912-1998, si celebra il ventennale dell’attività della Foundation for Improving Understanding of Arts, dal 1999 ribattezzata William G. Congdon Foundation, voluta dallo stesso artista. Il catalogo della mostra contiene le riproduzioni dei dipinti congdoniani, i testi e i materiali fotografici che mirano a far conoscere meglio l’ultimo periodo della vita e dell’attività artistica di Congdon.
La collana Tracce d’Arte, inaugurata da questo Carnet di viaggio, risponde all’esigenza di riscoprire e tramandare la figura dell’uomo artista e del suo mondo. L’elegante volumetto presenta uno sguardo d’insieme sulla figura e sull’opera dell’artista caprulano Giancarlo David (1948-2003), pittore, raffinato incisore e sensibile restauratore. A tracciarne il delicato ritratto i ricordi, i pensieri e le opere di numerosi colleghi e artisti che hanno condiviso con David momenti di vita e percorsi artistici.
Il libro è dedicato alla figura di Faustino Moretti, pittore seicentesco, che ha operato, tra l’altro, a Villa Correr Pisani di Biadene (Montebelluna). Qui si documenta l’intervento di recupero del “Cielo”: il soffitto riccamente affrescato da Moretti all’interno della villa e danneggiato gravemente durante un incendio. Oggi, dopo il restauro, il volume si rivela un agile e prezioso strumento per la fruizione della volta.
È nata una stella, il broccolo fiolaro di Creazzo! Il lettore potrà qui trovare ricette inedite o meno proposte da Severino Trentin, uno tra i principali chef promotori del broccolo fiolaro, e da Amedeo Sandri, un “cuoco qualunque”, come ama definirsi egli stesso, ma la cui fama è nota ben oltre i confini vicentini. L’introduzione è a cura di Vladimiro Riva, anch’egli da sempre uno dei maggiori sostenitori del rinomato ortaggio vicentino.
Ortaggio primaverile per eccellenza, l’asparago – e in particolare il bianco turione di Bassano del Grappa – anima queste pagine in cui si trovano storia, caratteristiche ma soprattutto il modo di impiegarlo in cucina. Andando oltre le preparazioni tradizionali, gli chef del Bassanese non smettono mai di stupirci con la loro creatività, utilizzando e presentando l’asparago nei modi più insoliti.
Le Gallerie di Palazzo Leoni Montanari, sede museale di Intesa Sanpaolo a Vicenza, sono aperte al pubblico dal 1999, rendendo fruibili due tra le più importanti collezioni d’arte di proprietà, quella di pittura veneta del Settecento e quella di icone russe. L’iniziativa Il Tempo dell’Antico apre un nuovo ciclo di appuntamenti in cui vengono presentati nuclei di reperti tratti dalla prestigiosa collezione di ceramiche attiche e magnogreche dell’Istituto, un ingente corpus di oltre 500 reperti, preziosi sia come testimonianza della raffinatezza raggiunta da queste società tra V e III secolo a.C., sia come strumento per cogliere aspetti dell’organizzazione anche concreta di quel mondo che altrimenti, nella scarsità di fonti e documenti, non sarebbero emersi. Il percorso di questo volume, catalogo della mostra omonima, analizza il quotidiano femminile così come viene riflesso nell’opera dei pittori ateniesi e dell’antica Apulia, spesso con connotazioni così specifiche che ci fanno pensare quasi a veri e propri ritratti di donne realmente esistite. Federica Giacobello ci guida nel percorso con 27 schede che analizzano i vasi presenti nella mostra, mentre Giampiera Arrigoni e Giuseppe Zanetto approfondiscono due tipologie di figure che ricorrono spesso nell’iconografia: le Amazzoni e le Menadi. L’introduzione è di Gemma Sena Chiesa.
Il tema è quello della rappresentazione architettonica nell’iconografia russa e nella cultura rinascimentale occidentale. I saggi di Puppi e Preobrazenskij esaminano analogie e differenze nella rappresentazione degli elementi architettonici e “scenografici” nelle due culture, partendo dall’analisi di alcuni capolavori dei maggiori iconografi russi e dei maestri rinascimentali italiani.