Un’esperienza di vita che è anche un viaggio. Un viaggio in una delle tante Afriche rurali, lontano dalla nostra quotidianità, ma anche un viaggio nel mondo della cooperazione internazionale, cercando di capire un po’ come vanno le cose. Varie modalità di racconto si susseguono, seguendo i diversi stati espressivi dell’autore, nel costante tentativo di comunicare, di far sorridere, di stimolare il dubbio e l’immaginazione.
Sul finire dell’Ottocento, la morsa della fame e la speranza di una vita migliore scatenarono un vero esodo dalle campagne venete verso la “Merica”: Dino Speranzon ci racconta con lirico realismo la storia dei suoi nonni, reclutati con l’inganno in una fazenda brasiliana per rimpiazzare la manodopera in seguito all’abolizione della schiavitù. In un crescendo di disperazione, i due giovani troveranno nell’amicizia e nell’amore per la famiglia la forza di resistere a ogni ostacolo.
Primo volume “italiano” di testi poetici di Dmitrij Prigov (1940-2007), una delle figure centrali dell’arte non-ufficiale e del cosiddetto concettualismo moscovita. In questa raccolta confluiscono componimenti in cui la lingua, apparentemente scalzando l’autore stesso, assume il ruolo di strampalata regina, capace di cannibalizzare pensieri, concetti e idee “frullandoli” e ridistribuendoli su coordinate semiserie, come un grafomane che tentasse di gestire gli involucri verbali di un’ideologia (qui nella sua variante sovietica) senza conoscerne o mal padroneggiandone i contenuti. Ma l’impressione è ingannevole: dietro le quinte, da regista sapiente e occulto, Prigov ci invita a guardare con sospetto la serietà (e talora l’atrocità) degli argomenti che i testi porgono al lettore. Di più: egli mette in crisi ogni nostra idea assodata di poesia, instillando il dubbio che essa possa davvero farsi latrice di pensieri e sentimenti.
In un paesino del Trevigiano vicino alla Pedemontana, qualcuno riceve una strana lettera, scritta in un italiano stentato: la famiglia Moretto scopre così di avere uno “zio d’Australia”, emigrato giovanissimo sessantasei anni prima e di cui si erano perse le tracce. Giunto alla fine dei suoi giorni, Fausto Moretto, ormai stabilito nella remota Meekatharra, dopo una vita di avventure a volte bizzarre e duro lavoro nelle ferrovie australiane si decide a cercare il contatto con il “nido”, a lungo rimandato anche per la vergogna di non essere uno di quelli che “ce l’hanno fatta”. I principali spunti di questo romanzo sono fatti veri, che molte famiglie non solo venete riconosceranno nella loro storia personale. Un omaggio a tutti quelli che prendono in mano il loro destino per crearsi un’esistenza migliore e affrontano la vita di petto.
Tredici storie da calendario in versi costituiscono un lunario tutto particolare, dove sensibilità e arguta ironia parlano dal passato del presente molto vicino e molto locale. Gigi Corazzol prende spunto dagli archivi seicenteschi del comune di Mel nel Bellunese, ricostruendo nella lingua del tempo piccoli e grandi eventi della storia della comunità montana che è un microcosmo della civiltà umana, con le sue angustie, le sue fatiche e il suo spirito di attaccamento alla vita.
Il volume esce a due anni dalla scomparsa di Dante Moro (1933-2009), apprezzato scultore falcadino. Il testo del filosofo Franco Chiereghin – grande amico dell’artista che ha condiviso con lui sin dalla giovinezza momenti di vita e di passione artistica – ripercorre con intimità e delicatezza la biografia dello scultore rivelandoci la grandezza della sua opera e del suo messaggio poetico. Completa la presentazione della figura di Dante Moro, uomo e artista, la documentazione iconografica che Carlo Maccà ha raccolto in cinquant’anni d’intensa amicizia; nell’elegante volume illustrato sono raccolte le più importanti sculture dell’artista, suddivise in tre sezioni tematiche: la donna, il lavoro, i temi religiosi
La storia millenaria della Cattedrale di Treviso, dedicata al patrono S. Pietro Apostolo, si riflette negli elementi che la compongono e che appartengono a quattro fasi principali: basilica paleocristiana, cattedrale romanica, rinascimentale e neoclassica. Questa agile guida descrive con chiarezza, interessanti approfondimenti e numerose illustrazioni gli aspetti storici, architettonici e artistici del complesso che sorge nel cuore della città e che racchiude tesori inestimabili come l’Annunciazione di Tiziano.
Fior d’Arancio, un nome poetico per un vino che nasce su uno dei territori più suggestivi della provincia di Padova: i Colli Euganei. Un nome che in realtà cela tre vini ben distinti: il Fior d’Arancio nella versione “secco”, “passito” e “spumante”. Questo volume ne ripercorre la storia, dall’invenzione del suo nome risalente a qualche decennio fa fino al recentissimo ottenimento dell’importante e prestigioso riconoscimento della Docg. I vignaioli, i veri protagonisti di questo volume, svelano i segreti della sua produzione, rendendo così manifesto il perché del suo successo, soprattutto tra il pubblico più giovane e attento al bere bene. Il volume è inoltre impreziosito da un’ampia sezione dedicata a oltre 30 ricette – proposte e testate da chef padovani, ma anche da alcuni tra i migliori chef veneti e nazionali – che hanno il Fior d’Arancio Docg come protagonista o come ingrediente ispiratore.
Nella guida a Palazzo Tornabuoni Corsi di Firenze, ripercorriamo la storia del palazzo, le diverse fasi di una lunga vicenda proprietaria, il decisivo ruolo della famiglia Corsi, le vicende della fabbrica attraverso le “portate” del catasto; la descrizione dei rifacimenti che mutarono nei secoli l’aspetto del Palazzo; le ricche decorazioni, tra cui primeggia il ciclo pittorico eseguito sul finire del Cinquecento da Agostino Ciampelli.
La nuova sede della Cassa di Risparmio è costruita tra il 1869 e il 1871, con largo dispendio di mezzi e con l’impiego di soluzioni tecniche d’avanguardia. Insieme con altre realizzazioni del perodo post-unitario, questo grande edificio sembra materializzare le ambizioni di Milano lanciata allora nel tentativo di acquisire il ruolo di città-guida o, come si diceva allora, di “capitale morale” della Nuova Italia. La guida a questo palazzo, ora sede di Intesa Sanpaolo, ne ricostruisce la storia, le peculiarità architettoniche e le valenze simboliche legate a una città in ascesa, il tutto ampiamente illustrato