Cornetto e cappuccino

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Questo singolare volumetto, riccamente illustrato, prende spunto dalla classica colazione italiana, cornetto e cappuccino, per raccontare la storia di questi due prodotti legati alla regione Veneto.
Partendo da Venezia e dai suoi scambi commerciali e culturali, viene raccontata la storia del caffè e dei cafè e s’incontrano personaggi come frate Marco d’Aviano, l’"inventore" del cappuccino e il medico Prospero Alpini, primo ad aver importato dal mondo arabo "l’acqua negra" in Europa e il cui successo fece fiorire i cafè, locali simbolo dell’Illuminismo.
Legata all’Oriente è anche la storia del cornetto che, contrariamente a quanto si pensi, non è di origine francese bensì austriaca, creato dai panettieri viennesi in onore della vittoria sull’esercito ottomano (da qui la forma a mezzaluna). Questi due prodotti sono stati adottati dalla nostra cultura con opportune variazioni
regionali, come la brioscia siciliana e il ciprèn di Parma fortemente voluto da Maria Luigia moglie di Napoleone Bonaparte, entrando così nella nostra quotidianità.

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Perché ci chiamano Vicentini Magnagati

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Se il cane è il migliore amico dell’uomo il gatto, nonostante tutto, sembrerebbe il migliore amico dell’uomo vicentino… “Vicentini magnagati”: un’etichetta che resiste da tempo, anzi da secoli!, un marchio cucito addosso a una città che lo esibisce, anche, con fierezza. Per capire come, quando e perché questo detto sia nato, Antonio Di Lorenzo srotola un gomitolo che si dipana dal Rinascimento fino alle recenti polemiche animaliste, dalle leggende popolari alle affollate rappresentazioni teatrali. E che l’amico a quattro zampe sia ormai un vicentino a tutti gli effetti lo dimostrano le decine di associazioni, soprattutto sportive, che hanno fatto di un musetto coi baffi la propria mascotte. Come nel “Giro del Gato”, rivisitazione berica del gioco dell’oca, partendo da quella a volte fastidiosa nomea ci si ritrova tra aneddoti curiosi e si percorre in ogni direzione un innegabile aspetto dell’identità vicentina.

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Reticello antico e Filet

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Ristampati a grande richiesta i primi due titoli di Maria del Popolo dedicati all’arte del “reticello antico”, un’elaborata tecnica di ricamo che risale alla fine del XV secolo, tenuta in vita dal paziente lavoro delle donne che lo tramandano di generazione in generazione. Questo secondo volume sviluppa nuove proposte e nuovi motivi a reticello, introducendo un’altra interessante tecnica di ricamo: il filet.
Partendo sempre dalla preparazione della rete a reticello e di quella a filet, l’autrice propone sedici eleganti motivi sempre ben illustrati in altrettante schede tecniche, seguite dall’esposizione di lavori finiti, dove si riportano i commenti di quanti seguono con ammirazione le prodezze dell’abile ricamatrice.

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L’invasione del 1917-1918

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La dolorosa esperienza dell’invasione delle truppe austroungheresi nel territorio della Sinistra Piave è raccontata in questo libro dalle commoventi e, per grande parte, inedite fotografie scovate da Eugenio Bucciol nell’Österr. Kriegsarchiv di Vienna.
Attraverso le immagini in bianco e nero scattate dalla mano dell’invasore, riemergono chiaramente le tracce di quella terribile vicenda che segnò duramente la vita di milioni di uomini e donne in tutta Europa.
Accanto ai segni delle distruzioni dei bombardamenti e dei saccheggi e alle facce provate dalle violenze, alcune significative testimonianze degli involontari protagonisti di quei tristi giorni.

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Il mestiere di “guardar le acque”

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Quarto volume della collana “I Quaderni di Fra Giocondo” sulla storia del Canale d’irrigazione Brentella nell’Alto Trevigiano, progettato nel XV secolo, e del Consorzio che ancora oggi lo amministra. Francesco Antoniol questa volta approfondisce la figura del Guardiano, un ruolo complesso che copre mansioni tra autorità e tecnico dalle molteplici sfaccettature, nonché delicato punto di interazione con la società rurale e non, rilevando disordini, attribuendo responsabilità, cercando di fare giustizia in situazioni spesso bizzarre.
Attraverso l’analisi delle scritture che commentano nei secoli la loro attività, gli usi e abusi dell’acqua del canale, si è tentato di ricostruire una piccola parte di “vita vissuta” di questa porzione di campagna trevigiana.

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Racconto di una cavalcata de’ signori Presidenti all’Officio delle acque ne’ confini della villa di Pedaruobba. 1615

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Per non perdere le tracce di una storia che viene da lontano il consorzio di Bonifica del Brentella propone una collana intitolata I quaderni di Fra Giocondo attraverso la quale dare alle stampe documenti storici di grande valore locale. È il caso del Racconto di una cavalcata de’ signori Presidenti all’Officio delle acque ne’ confini della villa di Pedaruobba scritto nel 1615 da Bartolomeo Burchelati, illustre personaggio trevigiano e all’epoca presidente della storica associazione. Il testo è corredato dalla riproduzione anastatica del manoscritto.

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Acque antiche… Nuove industrie

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In questo interessante volumetto, ben illustrato, si traccia una breve storia della realtà industriale idroelettrica in Italia dalle origini, seguendone i principali sviluppi e ricordando i maggiori personaggi (industriali, ingegneri, progettisti) che resero possibile il decollo del settore; con un approfondimento particolare riservato all’elettrificazione trevigiana, ovviamente, e al suo protagonista: Paolo Viganò.
Francesco Antoniol, nella seconda parte del volume, ripercorre la storia dell’energia elettrica lungo le sponde del canale Brentella: i primi impianti a Cornuda, Caerano San Marco, Montebelluna.
Chiude il volume un contributo di Antonio Zannin con uno sguardo verso il futuro: “Usi energetici dell’acqua del canale Brentella e possibilità di sviluppo”.

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Cenni storici sull’origine, organizzazione e sviluppo del Consorzio Irriguo Brentella di Pederobba in provincia di Treviso

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Nel 1886 il cavaliere Giacomo Cenedese, presidente del Consorzio irriguo Brentella di Pederobba, redige la prima relazione annuale sull’operato dell’amministrazione per illustrare all’Assemblea le scelte compiute e gli indirizzi futuri. L’opera ricostruisce la storia del Brentella, canale per l’irrigazione dell’Alto Trevigiano, dal 1436, anno della sua progettazione, fino agli anni di presidenza di Giacomo Cenedese. Tutte le fasi sono corredate da documenti storici che illustrano aspetti tecnici e legislativi delle vicende legate al Brentella.
Oltre centotrent’anni dopo, con questo volume si vuole rendere omaggio a lui e a quanti hanno contribuito, all’interno del Consorzio, allo sviluppo del territorio dell’Alto Trevigiano attraverso i secoli.

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Personaggi stravaganti a Venezia tra ’800 e ’900 (2)

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Questo volume, dedicato al lettore curioso e amante di Venezia, raccoglie gli
interventi del secondo ciclo di incontri, promosso dalla Delegazione FAI di Venezia,
di storie di personaggi che, sedotti o, meglio, “stregati” dalla città lagunare, hanno
vissuto a Venezia tra la fine dell’Ottocento e la prima metà del Novecento, legando
il loro nome a precise dimore e lasciando tracce profonde nella città.
È una Venezia ricca di novità e di progetti (la Biennale d’Arte, la Mostra del
Cinema, le prime industrie…), la Venezia ridiventata internazionale dopo
l’annessione al Regno d’Italia, meta di personaggi del gran mondo e intellettuali
snob.

– Professione impresario Sergei Djagilev e il teatro del suo tempo
– Giovanni Stucky, il principe dei mugnai
– Le delizie di Emma Ciardi
– La Venezia di Alma Mahler
– Diva o eccentrica? Lo straordinario caso di Luisa Casati
– Venezia osservata, Venezia salvata, lo sguardo duplice di Mary McCarthy

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