I saggi raccolti in questo libro-catalogo ripercorrono la mostra che si snoda tra la Galleria Bertoia e il Centro culturale casa “A. Zanussi” di Pordenone, con un collegamento tematico al Museo diocesano d’arte sacra della città. Dipinti, sculture, disegni, fotografi e quant’altro è riemerso dalla ricognizione e dallo studio delle opere conservate nei depositi del Museo Civico d’Arte di Pordenone.
Mostra e volume sono l’occasione per un affondo sul controverso quanto affascinante periodo artistico fra le due guerre mondiali. Il racconto riserva uno sguardo originale su un tema peculiare, ovvero il lavoro che ogni artista compie sulla carta e con la carta: studi, bozzetti, prime idee, brogliacci e a volte anche brutali manipolazioni. Non manca un omaggio a quei pittori, friulani e non, che Pier Paolo Pasolini ebbe modo di conoscere, di apprezzare e sui quali volle esercitare, con spirito di acuta sensibilità, la sua vocazione come critico d’arte. I mondi possibili sono tutti quelli legati alla pluralità di questi sguardi, in un vorticoso processo di riscoperte: dal buio dei depositi museali alla nuova luce della ricostruzione storiografica, questa enciclopedia del visibile e del possibile è la storia sbalorditiva di una città e del suo patrimonio artistico.
Tipoteca Amore 5 Dopo la residenza (“printcation”) di tre settimane svolta nel mese di giugno 2022, il designer e tipografo statunitense Frank Baseman è tornato in Tipoteca per proseguire il lavoro di ricerca e stampa con caratteri dell’Archivio storico del museo. Il manifesto fa parte della serie “Tipoteca Amore”, denominazione data in omaggio alla Fondazione e alla storia dei caratteri italiani.
Frank Baseman (Philadelphia) è titolare e anima della stamperia Base Press. È professore di comunicazione visiva alla Thomas Jefferson University in Philadelphia, e direttore creativo e titolare dello studio Baseman Design Associates. Nel 2008, è stato insignito dell’AIGA Fellow Award da AIGA Philadelphia.
Tipoteca Alphabet Dopo la residenza (“printcation”) di tre settimane svolta nel mese di giugno 2022, il designer e tipografo statunitense Frank Baseman è tornato in Tipoteca per proseguire il lavoro di ricerca e stampa con caratteri dell’Archivio storico del museo. Il manifesto utilizza uno dei caratteri di legno più iconici della produzione italiana del ‘900, Etna, realizzato negli anni ’30 dalla xilografia Meneghello e Belluzzo di Legnago.
Frank Baseman (Philadelphia) è titolare e anima della stamperia Base Press. È professore di comunicazione visiva alla Thomas Jefferson University in Philadelphia, e direttore creativo e titolare dello studio Baseman Design Associates. Nel 2008, è stato insignito dell’AIGA Fellow Award da AIGA Philadelphia.
Luigi Burrei (1859-1927), originario di Nebbiù di Pieve di Cadore (Belluno), visse la maggior parte della sua vita a Perarolo. Fu un commerciante di legname per conto della ditta dello zio, Andrea Burrei, e, nel contempo, anche un appassionato fotografo amatoriale. Di questa sua attività dilettantistica, quasi interamente inedita, è rimasta traccia in un corpus fotografi co di proprietà dei suoi eredi. Tale archivio consta di seicentosettanta immagini di cui circa quattrocento su lastra e, attraverso l’occhio vivace e libero del fotografo, che non doveva sottostare a logiche professionali, permette di restituire un’impronta della vivacità sociale, commerciale e culturale di un piccolo centro, rappresentativa, ad ogni modo, del contesto storico e sociale dell’intero territorio.
Un volume che raccoglie i 60 anni di attività del fotoreporter trentino Giorgio Salomon, che dall’età di vent’anni va dando conto degli eventi del tempo e delle forme del mondo attraverso i suoi servizi giornalistici e i suoi lungometraggi. Un fotografo sempre un metro più avanti: con una inguaribile curiosità, una grande passione per l’immagine Giorgio Salomon ha raccontato fatti del nostro Paese e del mondo con la forza del cronista che fissa in un singolo fotogramma una storia intera. Le drammatiche inquadrature del disastro del Vajont, l’alluvione del 1966, gli attentati in Alto Adige, le Brigate Rosse, la Berlino del 1965 in un trionfo di filo spinato, i drammi dei nostri giorni tra immigrazioni, guerre e disastri naturali. Con la sua macchina fotografica ha dimostrato una grande intuizione per il cambiamento del clima, documentando il Po sempre più asciutto, i ghiacciai sempre più fragili e ristretti, i milioni di alberi sradicati dagli estremi eventi meteo. Giorgio Salomon ha messo a fuoco l’Italia e il mondo per raccontare paesi, montagne, culture e popoli. E anche guerre: nel 1983 firma il reportage sulla guerra russoafgana e la resistenza armata dei Mujahiddin, nel 1990 dopo essere stato nominato inviato speciale alla Rai (TG1) viene sequestrato in Uganda dal movimento rivoluzionario. Premiato più volte per le sue fotografie e i suoi filmati nel 2003 è stato insignito dall’Archivio del Disarmo del premio giornalistico Colombe d’oro per la Pace. (2003)
Fra tutte le lagune costiere del nord dell’Adriatico, ognuna unica e tutte simili, come le varianti di un cocktail a base di acqua salmastra e terra limacciosa, quella di Caorle è quella dove il rapporto delle parti è maggiormente a favore dell’elemento terra. Qui il rapporto è sbilanciato verso l’elemento «secco», per quanto umido sia in realtà. È qui che Ernest Hemingway ambienta i primi passi del suo libro Al di là dal fiume e tra gli alberi.
La Laguna di Caorle è in effetti una riserva naturale unica, con una superficie di oltre 10.000 ettari, nei quali proliferano una grande varietà di habitat naturali, non solo le zone umide, ma anche pinete, dune sabbiose e zone costiere rocciose. Da questo ambiente che, più che accogliere, informa Caorle stessa, parte il viaggio in immagini di questo libro fotografico e della sua autrice, Sara Ventura. La foto di apertura di questo volume pare voler dichiarare questo, con il suo densissimo gradiente di colori, la sua saturazione quasi irreale. Preparatevi a un sogno di uomini che paiono coltivare l’acqua camminando sulle velme, raccogliendo molluschi anziché ortaggi; di case che pare si possano raggiungere allungando la mano e invece sono isolate da specchi d’acqua e porti. Il mondo visto attraverso il suo obiettivo è un universo antico che si ripete da secoli, ma che uguale non avverrà mai più come nel momento dello scatto. Ventura ci racconta un vissuto che attraverso le foto si arricchisce. È il viaggio fotografico di una caorlotta d’adozione, una caorlotta per amore di Caorle.
Un omaggio a un artista che ha segnato la storia del Trentino della seconda metà del ventesimo secolo: Cinquant’anni dopo. In valle dei Mòcheni con Flavio Faganello è il titolo della mostra dedicata alle opere dell’artista fotografo Flavio Faganello (Terzolas, Trento 1933-Trento 2005), che si terrà a Palù del Fersina (Trento) dal 1° luglio al 29 settembre 2023.
Fotografo e reporter, ma soprattutto testimone del suo tempo, Flavio Faganello (Terzolas, Trento 1933-Trento 2005) ha documentato con passione e rigore filologico le profonde trasformazioni di un Trentino rurale negli anni del dopoguerra, le contraddizioni del miracolo economico e le rivoluzioni culturali della modernità. Cronista del territorio, sin dai primi anni sessanta ricerca con fiuto antropologico tutto ciò che considera fondamentale per lasciare tracce concrete dell’identità trentina. Nel 1971 pubblica con Aldo Gorfer La Valle dei Mòcheni, un volume corredato da un ricco apparato iconografico e momento cardine del suo percorso professionale. L’incontro con la “valle incantata”, custode di ritmi arcaici e di una secolare tradizione linguistica miracolosamente conservatasi, esercita sul fotografo un impatto profondo. Tramite numerose immagini inedite il volume presenta, a distanza di cinque decenni, i temi da sempre cari a Faganello: i protagonisti della valle, donne e uomini; il duro lavoro nei campi e sui monti; il paesaggio, le feste, le suggestive architetture degli antichi masi.
I due personaggi protagonisti di questa storia vivono ognuno nel proprio mondo: uno nel mondo sotterraneo, nascosto dalla luce del sole; l’altro in superficie, ben visibile. Il protagonista per il mondo visibile è un giovane uomo mentre un giovane lombrico rappresenta il mondo sotterraneo. Entrambi sentono una forte volontà di prendersi cura di un albero e ne osservano con stupore i cambiamenti. La loro curiosità li porterà a spingersi oltre i loro confini, a cercare in profondità per capire cosa si trova in un territorio ignoto. A quel punto i loro mondi si incontreranno lasciando spazio alla ricerca per una crescita anche interiore.
Questo albo illustrato è rivolto ai bambini che con la loro curiosità cercano ed esplorano il mondo. In modo velato, viene proposto il mondo del subconscio che a volte ci guida ed è responsabile delle nostre scelte di vita e che appunto, ci porta ad andare ad esplorare oltre i nostri confini e oltre la nostra zona di comfort. Un albo per piccoli ma con un messaggio rivolto anche ai più grandi, comunque per tutti coloro che si mettono in ascolto di loro stessi.
Ti farò crescere viene proposto in tre lingue per varcare i confini ed arrivare lontano.
Nel Nord Est italiano si contano 4.242 ville, 3.807 delle quali in Veneto e 435 in Friuli Venezia Giulia. L’85% sono di proprietà privata e il restante 15% di proprietà pubblica o ecclesiastica. Per il 62% sono costruite tra il Seicento e il Settecento. 500 i cicli di affreschi, migliaia le statue, centinaia i giardini secolari. Come si sta salvaguardando e rilanciando questo patrimonio unico al mondo?
Questo libro interessante e utile nasce, su stimolo dell’Associazione Premio Letterario Gambrinus Mazzotti, proprio per fare un bilancio sulle iniziative che potrebbero favorire una nuova primavera delle Ville Venete, a 70 anni di distanza dalla mostra-denuncia del 1952 a Treviso organizzata dal pioniere dell’ambientalismo scientifi co Bepi Mazzotti. Gli autorevoli relatori di un seminario tenuto a Treviso lanciano, in particolare per i giovani veneti, nuove idee e proposte capaci di creare nuove opportunità per singoli e comunità, coniugando virtuosamente cultura e turismo e varando una nuova stagione per le ville del Palladio e altri geniali architetti, dopo aver vissuto il Tempo dello splendore e il Tempo della decadenza.
Tre le tappe principali di questo virtuale viaggio artistico ed etnoantropologico nel Veneto:
1. L’omaggio alla bellezza di questi ambienti attraverso l’originale montaggio del “Cinema in Villa”;
2. la consegna dei Lampadieri dell’Ambiente a tre meritorie esperienze di salvaguardia e valorizzazione;
3. un confronto costruttivo con i maggiori esperti di Ville Venete che sfocia, a cura del presidente dell’Associazione mazzottiana Pier Francesco Ghetti, in un Manifesto di Treviso per la salvaguardia e il rilancio delle ville venete.
La guida Villa Bassi Rathgeb è uno strumento rivolto ai cittadini e ai visitatori, nonché al pubblico internazionale che attualmente frequenta la città di Abano Terme (Padova) come rinomata stazione di cura e soggiorno. Del territorio aponense la Villa ne è l’eccellenza storico-artistica e architettonica, grazie agli spazi che compongono il complesso, alle sale affrescate e al parco che la circonda. La guida rientra in un’attività pluriennale di pubblicazioni per la conoscenza e la diffusione del Museo di Villa Bassi Rathgeb e delle sue ricche collezioni d’arte, per renderlo un museo partecipativo, aperto alla “strada”, mutevole e in costante rilettura del suo contenuto.
La guida – disponibile in due edizioni italiano e inglese – è stata realizzata con la collaborazione dell’Università degli Studi di Padova con il Dipartimento dei Beni culturali e la Regione del Veneto.