Cuoche

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Un omaggio alle donne, diciassette cuoche che hanno scelto di fare della propria passione anche la propria professione.
In un settore che è ancora molto maschile, questo poetico libro, scritto, fotografato e illustrato con eleganza e sapienza, rende il giusto tributo a queste protagoniste della più autentica cucina italiana: la cucina di territorio.

Le protagoniste:
Fabrizia, Ristorante Laite (Sappada – BL)
Annamaria, Osteria Madonetta (Marostica – VI)
Olga, Ristorante Alle Codole (Canale d’Agordo – BL)
Annarita, Locanda delle Tre Chiavi (Isera – TN)
Ada, Enoteca della Valpolicella (Fumane – VR)
Anna, Agriturismo Antonio Facchin (San Polo di Piave – TV)
Franca, Trattoria Brunello (Zero Branco – TV)
Marina, Ristorante al Bersagliere (Verona)
Anna, Locanda Solagna (Vas – BL)
Bruna, Ristorante Cianzia (Borca di Cadore – BL)
Eliana, Agriturismo Sot la Napa (Prato Carnico – UD)
Maria Romana, Trattoria alla Rosa (Adria – RO)
Antonella, Ristorante La Panoramica (Nervesa della Battaglia – TV)
Annamaria, Ristorante Da Andreetta (Cison di Valmarino – TV)
Maruzzella, Ristorante Al Portico (Conetta – VE)
Arcadia, Osteria Arcadia (Porto Tolle – RO)
Zuma, Enoteca San Daniele (Torreglia – PD)

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Grisha Bruskin. Icone sovietiche

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Celebrando in modo del tutto originale il primo centenario della Rivoluzione d’Ottobre, la mostra ha come protagonista il dittico di Grisha Bruskin (1945) intitolato Fundamental’nyj Leksikon (Lessico Fondamentale, 1985-1990), opera del grande artista contemporaneo russo esposta per la prima volta in Italia.
Affiancano le due tele una significativa selezione di disegni preparatori, nonché due sequenze di piccole sculture, in porcellana e bronzo, una sorta di maquette ex post, che rappresentano in forma tridimensionale le figure dipinte.
La presenza di due icone-menologio appartenenti alla raccolta di icone russe di Intesa Sanpaolo, conservata presso le Gallerie d’Italia – Palazzo Leoni Montanari, museo della Banca a Vicenza, permette di approfondire un aspetto del processo creativo di Bruskin, evidenziando tra i santi cristiani e gli eroi sovietici profonde connessioni, formali e concettuali.

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Per solo amore della mia città

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Nel corso della sua quasi centenaria esistenza, dipanatasi tra Risorgimento, Unità d’Italia, Prima Guerra Mondiale e avvento del regime fascista, l’abate Luigi Bailo (1835-1932) svolse a Treviso l’attività di insegnante presso il liceo classico, segretario dell’Ateneo, bibliotecario e archivista, nonché quella di direttore del museo cittadino, di cui peraltro fu il fondatore. Senza dubbio, egli rappresentò il principale punto di riferimento per la cultura trevigiana tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo.
«Per solo amore della mia città» è una sua espressione, utilizzata in età ormai avanzata per definire la ragione che stava alla base del suo infaticabile impegno all’interno delle istituzioni culturali cittadine.
I saggi raccolti in questo volume intendono analizzare la figura di Luigi Bailo dal punto di vista storico, inserendola all’interno del contesto culturale trevigiano, veneto e più in generale italiano a cavallo tra Otto e Novecento. Emergerà con evidenza come in verità non fu esclusivamente per amor patrio che Bailo dedicò la maggior parte della sua vita all’insegnamento scolastico, alla diffusione della cultura mediante l’Ateneo, alla gestione della biblioteca e dell’archivio pubblici, alla conservazione e alla valorizzazione degli oggetti antichi.

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Storia dell’Industria del legno Bortolo Lazzaris

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Storia singolare quella di Spresiano, contrassegnata da un’industria leader nella lavorazione del legno come la Lazzaris e accompagnata nella sua espansione da originali iniziative sociali perseguite da un ceto dirigente propugnante l’accordo fra capitale e lavoro. Motore della sua modernizzazione fra ‘800 e ‘900 sarà il fattore impresa, generativo di trasformazioni sentite dalla comunità quasi come una nuova nascita. La gloriosa Lazzaris chiuderà i battenti nel 1981 quasi centenaria, ma i suoi portati resteranno nell’impostazione urbanistica del paese, nelle sue tradizioni culturali ed educative, nel suo spirito di cooperazione e d’imprenditorialità. Il lavoro di Daniele Pavan ne ripercorre la vicenda con i crismi dell’autorevolezza e della scientificità maturati dopo lunga gestazione, e costituisce una pietra miliare nella memorialistica locale e un contributo significativo alla storia industriale regionale e nazionale.

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Il valore del gesso

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Il volume raccoglie gli Atti del quarto convegno internazionale sulle gipsoteche (Possagno, 2-3 ottobre 2015).
Un convegno durante il quale poter confrontarsi sulla pratica dell’uso del materiale semplicissimo del gesso per la produzione di opere d’arte è risultato un necessario appuntamento che il Museo Canova di Possagno ha voluto organizzare per assegnare, definitivamente, il valore che le sculture in gesso stanno acquisendo all’interno delle collezioni d’arte delle Accademie e dei Musei.

Contributi di:
Tomas Lochman, Alicia Adamczak, Paolo Castelli, Maria Fratelli, Matteo Gardonio, Alex Masalles, Audrey Adamczak, Ricardo Mendonça, Tommaso Ferronato, Jorge Egea, Leticia Azcue Brea, Aline Magnien, Giuseppina Petruzzelli, Bianca Maria Santese, Greg Sullivan, Chiara Celli, Giuseppe Apella, Lucrecia Enseñat Benlliure, Alberto Campano, Massimo De Grassi, Alessandro Malinverni, Eckart Marchand, Elena Marconi, Alessandra Montanera, Marco Nocca, Anna Sophie Frasca-Rath, Mario Guderzo, Alessandra Menegazzi, Giuseppe Salemi, Emanuela Faresin, Roberto Amador Moscardó, Andrea Felice

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Lanzarote, Jardìn de Cactus

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Lanzarote: luogo insulare e di confine, culturalmente un frammento d’Europa nell’Oceano Atlantico, accanto al continente africano, un’isola che in relazione alla propria natura vulcanica e alle condizioni di ristrettezza e isolamento che a lungo l’hanno segnata, nella sua storia ha più volte vissuto rinascite sorprendenti e sperimentato forme inedite di insediamento, pratiche agronomiche, sguardi estetici e politiche lungimiranti di grande interesse.
Al suo piccolo Jardín de Cactus, situato nel nord-est dell’isola, inaugurato a Guatiza il 17 marzo 1990, parte di una speciale costellazione di cave e crateri coltivati che costituisce una testimonianza esemplare di un fertile equilibrio tra natura e cultura, il Comitato scientifico della Fondazione Benetton Studi Ricerche dedica la campagna di studio, di cura e di divulgazione della XXVIII edizione del Premio Internazionale Carlo Scarpa per il Giardino, iniziativa culturale che annualmente accende lo sguardo su di un luogo particolarmente denso di valori di natura, di memoria e di invenzione. La cava di Guatiza costituisce uno dei più significativi progetti dell’artista César Manrique (1919-1992) per Lanzarote, realizzato lavorando nel suolo dell’isola con le modalità proprie della sua storia e dei suoi abitanti: costruire terrazzamenti, stendere superfici di terra vulcanica, elevare strutture in pietra per la protezione del vento, coltivare, in questo caso, una collezione di migliaia di cactus disposti con gusto teatrale per la gioia degli abitanti e degli ospiti dell’isola.

 

Indice del volume
Premio Internazionale Carlo Scarpa per il Giardino, 1990-2017
Regolamento e Comitato scientifico
Lanzarote, Jardín de Cactus. Motivazione del Premio Carlo Scarpa

Lázaro Sánchez-Pinto, L’isola di Lanzarote: vulcani e vita in evoluzione
Juan Manuel Palerm Salazar, Lanzarote: vulcani, crateri e cave coltivate
Juan Manuel Palerm Salazar, Il Jardín de Cactus, Guatiza, 1990
Il rilievo topografico del Jardín de Cactus, Guatiza
Antonio Manuel Martín Santos, Da cava a giardino di cactus
Manlio Speciale, La coltivazione delle piante succulente

Fernando Castro Borrego, César Manrique: fenomenologia del paesaggio
Fernando Gómez Aguilera, Paesaggi iperattivi: economia, arte e turismo
Juan Gopar, L’isola ricreata. Note sulle genealogie insulari di Lanzarote
Wolfredo Wildpret de la Torre e Victoria Eugenia Martín Osorio, Paesaggio vegetale protetto nella Riserva della Biosfera di Lanzarote
Luis Vicente Elías Pastor e Margarita Contreras Villaseñor, Il paesaggio della vite a Lanzarote
Leandro Caraballo Umpiérrez, La cocciniglia a Lanzarote
Giuseppe Barbera, Il ficodindia
José Tito Rojo, Giardini di cactus, dal collezionismo botanico al richiamo turistico

Cabildo de Lanzarote, Centri d’Arte, Cultura e Turismo di Lanzarote
Fernando Gómez Aguilera, La Fondazione César Manrique, istituzione erede del patrimonio dell’artista César Manrique
Fernando Gómez Aguilera, César Manrique (1919-1992). Vita, opere, bibliografia

Leopoldo Tabares de Nava y Marín, Lanzarote e l’arcipelago canario attraverso la cartografia

Bibliografia
Referenze sulle illustrazioni
Elenco degli autori
Premio Internazionale Carlo Scarpa per il Giardino 2017

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La Venezia di Ciardi e Favretto

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I silenzi misteriosi di Venezia e i pettegolezzi del suo popolo sono il filo conduttore di questo catalogo. Ventitré opere dei più grandi artisti dell’epoca fanno respirare l’aria di quel posto meraviglioso e stanco, e mettono in luce la quiete e i rumori che rallegrano la vita quotidiana di una città che fu Serenissima.
Il nucleo più consistente è rappresentato dai due capiscuola della pittura veneta dell’Ottocento, Guglielmo Ciardi e Giacomo Favretto. Opere selezionate e racchiuse in un arco di tempo ristretto, tra ottavo e nono decennio dell’Ottocento, che testimoniano la straordinaria fortuna riscossa dalla nascente scuola pittorica veneziana sulla scena espositiva e collezionistica internazionale: da Ettore Tito a Pietro Fragiacomo, da Luigi Nono ad Alessandro Milesi.

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Guida ai rifugi del Trentino

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Guida ai 152 rifugi escursionistici ed alpinistici del Trentino, con la segnalazione e breve descrizione delle altre strutture e di alcuni bivacchi. Di ciascun rifugio è riportata la foto, una scheda con i dati essenziali: gruppo montuoso, località, quota, gestore, proprietà, telefono, sito internet, apertura, posti letto (eventuale locale invernale); poi una descrizione con la storia del rifugio, gli accessi consigliati, le cose notevoli da vedere, le escursioni e le ascensioni che si possono intraprendere dal rifugio. I rifugi sono organizzati per gruppi montuosi.

All’inizio della guida, un’introduzione con indirizzi utili, consigli “Prima di partire”, un “galateo” su come comportarsi sul sentiero e nei rifugi, e note sulle difficoltà escursionistiche.

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Tracing Identity

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Tracing Identity è un progetto tutto al femminile in cui sette designer hanno realizzato una collezione in metallo dal deciso protagonismo espressivo. Alessandra Baldereschi, Nathalie Dewez, Constance Guisset, Francesca Lanzavecchia, Donata Paruccini, Elena Salmistraro, Nika Zupanc hanno valorizzato le potenzialità dei metalli e delle finiture De Castelli con progetti dal contenuto emozionale, empatico, narrativo. De Castelli ha così realizzato una special edition di arredi per l’interior in cui le opere hanno tutte una precisa funzionalità: paraventi, cabinet, tavoli e librerie declinano le tecnologie più innovative e le competenze di alto artigianato caratteristiche dell’azienda, e sono diventati l’occasione per sperimentare altre lavorazioni e superfici.

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I Sanmicheli ingegneri della Serenissima

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Il volume raccoglie tutti gli scritti di Michele Sanmicheli (Verona, 1484/88 – 1559) e di Gian Girolamo Sanmicheli (Verona, 1510/14 – 1559) che sinora si è riusciti a rintracciare: 29 scritture di Michele e 4 di Gian Girolamo, oltre che tutti i disegni ad essi sino a oggi motivatamente attribuiti, o almeno ritenuti sicuramente correlati con la loro attività di ingegneri militari.
Tranne due di Michele e una di Gian Girolamo, tutte le scritture non sono inedite, ma le loro trascrizioni – effettuate ex-novo sui manoscritti originali (di cui si fornisce la corretta collocazione archivistica attuale, spesso diversa dalle vecchie collocazioni otto-novecentesche) – si trovano sparse in numerose pubblicazioni, talvolta ottocentesche o primo novecentesche, di non facile reperimento.
Un’opera questa di fondamentale importanza per gli studiosi dei Sanmicheli e dell’architettura di questo ambito.

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