Antonella Mason. From Becoming to Vertically

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La monografia, a cura di Elsa Dezuanni, presenta la più recente produzione artistica di Antonella Mason, e illustra tutti i mondi frequentati dall’artista, quello dell’immagine scritta e quello dell’immagine dipinta, ovvero quello della parola nella pittura. Il libro contiene anche il saggio “conversazione” tra Antonella Mason e il dott. James Stellar, neuroscienziato e attuale Presidente dell’Universita’ di Albany SUNY, NY.

Scritti di: Patrizio Rigobon, Ennio Pouchard, James Stellar.

The monograph, curated by Elsa Dezuanni, presents the most recent art production of  Antonella Mason, and illustrates all the worlds visited by the artist, those of the written and painted image, which is the word in painting. The book also contains her reported speech dialogue with Dr. James Stellar, a neuroscientist and the current President at SUNY’s Albany University in New York.

Writings: Patrizio Rigobon, Ennio Pouchard, James Stellar.

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Dal Monte Ortigara a Villa Giusti

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In occasione del centenario della Grande Guerra, il volume presenta alcuni importanti eventi bellici dell’ultimo periodo del conflitto: dalla Battaglia dell’Ortigara all’Armistizio fra Regno d’Italia e Impero Austro-Ungarico, che segnò la fine della guerra il 3 novembre 1918. 

Il libro, che presenta importanti documenti inediti, è rivolto soprattutto alle nuove generazioni, artefici del nostro futuro, affinché conoscano e riflettano sull’importanza storica, politica, sociale e militare della Prima Guerra Mondiale, e come pure sui lutti, i traumi, le atrocità subiti da quella generazione. L’autore ha voluto ricordare il valore, i sacrifici, le innumerevoli prove di dedizione e di solidarietà, le sofferenze vissute da un’intera generazione di soldati e di civili, i quali a fianco dei nostri soldati, diedero un significativo contributo nel sostenere la Patria in guerra. 

Di grande impatto emotivo alcuni inediti come i ricordi di Don Angelo Frare, Parroco di Mosnigo, e alcune relazioni di comandanti di Reggimento o Battaglione dopo la tragica battaglia dell’Ortigara.

 

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Curare la terra/Caring for the land

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Curare la terra. Luoghi, pratiche, esperienze diviene oggi un libro, grazie a tredici contributi nati nell’ambito di un lavoro collettivo che ha avuto origine all’interno della Fondazione Benetton Studi Ricerche, nel contesto della decima edizione delle “giornate internazionali di studio sul paesaggio” (Treviso, 20-21 febbraio 2014). A partire da alcune riflessioni di natura storica e filosofica, il libro indaga su indizi e pratiche che oggi esprimono una nuova e necessaria condizione culturale, un diffuso senso di responsabilità, e che si manifestano nella direzione di un avvicinamento alla terra, visibile come adesione sostanziale a un mondo in divenire, che riconosciamo come paesaggio. Il volume guarda al panorama europeo, alla sua storia e alla sua attuale situazione di crisi e apre qualche finestra su mondi diversi, nei quali azioni generate da orientamenti culturali e condizioni economiche e sociali altre possano aiutare a capire il senso della cura di un luogo. In particolare il valore dell’indispensabile dedizione mentale, delle pratiche necessarie, e il ruolo delle arti e dei mestieri che permettono di riconoscere la misura e l’importanza delle trasformazioni di spazi che appartengono alla nostra condizione di vita. È un tema naturalmente aperto, un’indagine che non ha nulla di esaustivo, che intende guardare, riflettere e far nascere altre domande, oltre quell’idea di progetto che passa attraverso l’uso e il controllo di forme estranee ai reali processi di cambiamento e alle aspirazioni delle persone, per costruire una diversa attitudine alla tutela e alla conservazione e per riflettere sul valore delle molte azioni che emergono dall’ineludibile interazione tra cultura e natura, e che ora leggiamo nella direzione di “curare la terra”, assieme a chiunque s’interroghi sul senso del paesaggio nella società contemporanea.

 

Indice del volume

Prefazione, VII/Preface, VIII

Introduzione di/Introduction by Giuseppe Barbera, Lo studio e la cura dei luoghi, IX/The study and care of places, XII

Joan Nogué, Il fenomeno neorurale. Verso una nuova territorialità, 1/Neo-ruralism. Towards a new territoriality, 9

Hervé Brunon, Prendersi cura: giardino, vita activa, saggezza, 15/Taking care: garden, vita activa, wisdom, 29

Juliette Ferdinand, Curare la terra, curare le anime. La filosofia dell’agricoltura secondo Bernard Palissy, 4 /Caring for the land, caring for souls. Bernard Palissy’s philosophy of agriculture, 51

Massimo Venturi Ferriolo, Curare la terra ovvero la cultura del bene comune, 61/Caring for the land or cultivating the common good, 67

Benno Albrecht, Immense muraglie verdi, 71/Great green walls, 86

Anna Lambertini, Il dono come paradigma del progetto per i paesaggi ordinari, 97/The gift as a paradigm of the ordinary landscapes project, 108

Marco Romano Paesaggi alpini: relazioni di cura e pratiche amorevoli, 115/Alpine landscapes: relationships of loving care and practices, 120

Maria Cheyenne Daprà, Allevamento di ovini per la cura del paesaggio, 124/Caring for the landscape through conservation grazing, 125

Giovanni Fontana Antonelli, Palestina 2004-2014. Paesaggio abitato, diritti umani e resilienza, 127/Palestine 2004-2014. Inhabited landscape, human rights and resilience, 144

Anna Magrin, La cura delle buone abitudini: Ashar Macha. Khondaker Hasibul Kabir e il giardino-biblioteca nello slum di Korail, a Dhaka, 154/Taking care and building good habits: Ashar Macha. Khondaker Hasibul Kabir and the garden library in Korail, Dhaka, 161

Roberto Netto, Simonetta Zanon, I “luoghi di valore” e la cura del paesaggio. Gli antichi vigneti e il borgo di Baver, 165/“Outstanding places” and care of the landscape. The ancient vineyards and the borgo of Baver, 180

Massimo Rossi, Paesaggio, cartografia e cura dei luoghi. I simboli della vite e del tratturo, 191/Landscape, cartography and care of places representing vineyards and trackways, 203

Bibliografia/Bibliography, 211

Note su autori e curatori/Notes on authors and editors, 213

Referenze sulle illustrazioni/Photo credits, 219

Indice dei nomi e dei luoghi/Index of names and places, 220

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Dolomiti. I gruppi e le cime

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Primo passo per conoscere le Dolomiti è la descrizione de “I gruppi e le cime” che le costituiscono, e proprio a questo è dedicato il primo volume della serie, quasi interamente fotografico perché le immagini alle volte sono ben più efficaci delle parole. Nella breve introduzione sono elencati i gruppi montuosi protetti dall’Unesco e le loro cime principali, nonché alcune utili informazioni.

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Dolomiten Weltnaturerbe. Gebirgsgruppen und gipfel

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Primo passo per conoscere le Dolomiti è la descrizione de “I gruppi e le cime” che le costituiscono, e proprio a questo è dedicato il primo volume della serie, quasi interamente fotografico perché le immagini alle volte sono ben più efficaci delle parole. Nella breve introduzione sono elencati i gruppi montuosi protetti dall’Unesco e le loro cime principali, nonché alcune utili informazioni.

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Dolomiti. Rocce nate dal mare

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A rendere speciali le Dolomiti è soprattutto la peculiare conformazione geologica. “Rocce nate dal mare”, secondo volume della serie, sottolinea proprio questo aspetto, ovvero ciò che in tempi lontani era il fondo di un mare tropicale, oggi si innalza fino agli oltre 3300 metri della Marmolada e conserva in sé uno scrigno di fossili: la nostalgia del mare. Molte fotografie, anche in questo libro, dimostrano la meraviglia di quest’ immenso patrimonio.

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Dolomiten Weltnaturerbe. Dem meer entsprungen

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A rendere speciali le Dolomiti è soprattutto la peculiare conformazione geologica. “Rocce nate dal mare”, secondo volume della serie, sottolinea proprio questo aspetto, ovvero ciò che in tempi lontani era il fondo di un mare tropicale, oggi si innalza fino agli oltre 3300 metri della Marmolada e conserva in sé uno scrigno di fossili: la nostalgia del mare. Molte fotografie, anche in questo libro, dimostrano la meraviglia di quest’ immenso patrimonio.

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Dolomiti. Parchi naturali e aree protette

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Per il terzo anno consecutivo tornano i tascabili dedicati alle Dolomiti. Il viaggio è sempre all’insegna della tradizione e la prima tappa è alla ricerca di quelle aree protette, all’interno e nei pressi dei Parchi Naturali, vere e proprie oasi incontaminate dove ritrovare tranquillità e poter godere appieno della bellezza della natura dolomitica.

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Universi Minimi

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Esperimenti visivi e fotografici che si concretizzano in immagini uniche, irripetibili colte nel loro effimero divenire, nella miscela magica dell’entropia, che forma grafie, ceselli, vortici, uragani, delicate armonie in un caleidoscopio di colori al confine tra sogno e realtà.

Adriano Mascherin nasce nel 1951, vive e lavora a Fiume Veneto. È entrato nel mondo della fotografia negli anni 70 ed  è sempre stato attratto dalle meraviglie dell’ambiente naturale, dai grandi spazi, dai panorami dalle cime delle montagne, dai dettagli, ma con il tempo, ha visto gli enormi spazi e forme celati dal limite dei nostri occhi nel micro mondo così vicino e poco conosciuto. Dopo un’iniziale esplorazione del mondo naturale la ricerca di immagini sempre più affrancate dai vincoli di un soggetto immediatamente riconoscibile lo ha portato a formare ed a dar vita a ciò che poi ha fotografato. Sono nati cosi quelli che lui definisce gli “UNIVERSI MINIMI” che prima vengono formati mescolando acqua, tempere, olio, sapone e altri materiali e poi mentre queste “miscele” si muovono, diluiscono e trasformano le fissa nelle fotografie.

Con questo libro viaggerete e visiterete mondi sconosciuti, …stando fermi.

 

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I lembi dei ricordi

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Lo scrittore Goffredo Parise ha vissuto con il paesaggio veneto un intenso rapporto, che ha lasciato indelebili tracce nella sua opera letteraria e nelle due case da lui abitate negli ultimi anni, dapprima a Salgareda, poi a Ponte di Piave

L’intento del volume, realizzato in collaborazione con la Società Letteraria di Verona a trent’anni dalla scomparsa dello scrittore, è quello di ricostruire una serie di mappe, affidandole ai testimoni della vita di Parise a Salgareda e a Ponte di Piave. A loro è stato chiesto di tracciare la rete delle relazioni umane e territoriali dello scrittore in terra trevigiana – nell’intento di dare rappresentazione visiva alla vita dell’autore, intrecciata con la vita della comunità e racchiusa entro la cornice di un paesaggio divenuto tessuto connettivo del suo essere e sentirsi scrittore veneto.

Le mappe sono accompagnate da brevi note autobiografiche di chi le ha disegnate; note che traducono l’intrinseca emozione di un legame che non si è mai spento.

Le mappe sono, infine, il punto di partenza per una rivisitazione dei luoghi di Parise in terra veneta nella sequenza disegnata da Vittorio Bustaffa, che li interpreta nel segno di un’appassionata distanza.

A esse fanno da contrappunto alcune riprese dei luoghi raffigurati nonché una serie di “cartoline”: immagini fotografiche di Moreno Vidotto, alle quali Giosetta Fioroni ha aggiunto il suo tocco di artista.

Sono stati inoltre chiamati ad aggiungere la loro parola, due importanti scrittori veneti, Francesco Maino e Vitaliano Trevisan, entrambi attentissimi, spietati scrutatori del “nuovo” paesaggio quale si va configurando nella loro terra, nonché Stefano Cecchetto, studioso di arte e curatore di mostre al cuore delle quali è il paesaggio veneto.

 

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