I disertori di Ronchi

Scritto nel 1926 dal tenente Riccardo Frassetto, il volume riporta fedelmente fatti, antefatti e tormentati retroscena della Marcia di Ronchi e dell’Impresa di Fiume. Promotore e capo dei “Sette Giurati di Ronchi”, Frassetto scrive, negozia e convince il Vate a comandare un Battaglione di Granatieri, per andare a liberare Fiume e unirla all’Italia. La visuale è privilegiata perché il Frassetto rimane tutti i 16 mesi a fianco di D’Annunzio quale “Ufficiale addetto alla sua persona” e come “Unico Comandante della Legione di Ronchi”. Il racconto è intrigante, il realismo della narrazione è dovuto alla penna del Frassetto che visse l’Impresa, la amò e la soffrì dall’inizio fino all’epilogo. Il 12 settembre 2019 ricorre il Centenario della Marcia ed è l’occasione per leggere questa cronaca di guerra e vivere con l’autore i tragici eventi che si sono dipanati nel frustrante dopoguerra italiano. Il testo fu approvato da Gabriele D’Annunzio che scrisse: «Ho letto il tuo bel libro. Caro Riccardo, ora sei autore fra gli autori».
Riccardo Frassetto nasce a Roma nel 1893 ma ha origini venete, di Crocetta del Montello (TV). È tenente dei Granatieri nella Grande Guerra dove riporta tre ferite. Nel 1919 è “Primo dei Sette Giurati di Ronchi” nell’Impresa fiumana e con D’Annunzio ha un rapporto fiduciario fino alla morte del Poeta nel 1938. Collabora con “Il Corriere dei Piccoli” e la SIAE, poi va a Roma per l’Esposizione Universale del ’42. È maggiore nel Secondo conflitto mondiale e combatte in Grecia. Viene internato in Germania, vive a Treviso dove muore nel 1964.