Solca Mari Mossi

By michela,

Il volume Massimo Scolari, Solca mari mossi esce in occasione dell’omonima esposizione delle opere dell’artista a Milano, ospitata alla Galleria Antonia Jannone Disegni di Architettura, dal 19 novembre fino al 24 dicembre 2025.

Il catalogo presenta molte opere inedite, soprattutto oli, acquerelli e incisioni – prodotte tra gli anni Settanta e 2020, che approfondiscono insieme al tema degli archetipi anche quello dell’architettura delle montagne. Pittore, scultore, designer e storico, Massimo Scolari è un artista nel senso rinascimentale del termine, che ha fatto dello studio degli archetipi figurativi la ricerca di una vita. Autore di oggetti iconici come l’Arca per la Triennale di Milano (1986), le Ali per la Biennale di Venezia (1991) – una scultura che oggi campeggia sul tetto dell’Università Iuav di Venezia –, Turris Babel per la Biennale di Venezia (2004). Nel 2014 per il «significant contribuition to architecture as an art» gli è stato conferito l’Arnold W. Brunner Memorial Prize in Architecture dall’American Academy of Arts and Letters di New York. I dipinti di Scolari evocano paesaggi metafisici in cui, come scriveva Daniele Del Giudice, «l’oggetto c’è, ma come un dopo silenzioso, l’oggetto come un mito, immagine esemplare, forma autonoma, non certo prodotto inferiore delle attività intellettuali ma imitazione della verità». Pieni di “attesa”, in una quasi totale assenza di presenze umane, i suoi paesaggi sono abitati da torri, piramidi, ali, fortezze e montagne che compongono visioni immaginarie e paesaggi cosmici. Oltre ai dipinti, il volume dà conto anche di una serie di disegni a penna in cui ai consueti soggetti pittorici si affiancano annotazioni progettuali, dove risulta evidente la precisione e l’accuratezza che sono tipiche della sua poetica artistica. Una poetica che è poíesis, parola che racconta il fare che per Scolari si riferisce ugualmente al fare una pittura, quanto al fare un oggetto o un libro. 

Massimo Scolari (Novi Ligure, 1943) ha realizzato mostre monografiche alla Harvard University Graduate School of Design, Gund Hall Gallery, Cambridge (1986), al Museo Puskin di Mosca (2002), al Museo Civico di Riva del Garda (2005), alla Yale University di New Haven e alla Cooper Union di New York (2012). I suoi quadri sono presenti nelle collezioni permanenti del MoMa di New York, del Museo d’Arte Contemporanea di Teheran, del Deutsches Architektur Museum di Francoforte e del Centre Pompidou di Parigi. È stato redattore di Controspazio, Casabella e direttore di Eidos e della collana di architettura della Franco Angeli. Professore di Disegno all’Università IUAV di Venezia dal 1973, si è dimesso il primo aprile 2000. Come Visiting Professor ha insegnato ad Harvard University, alla Yale University, alla Technische Universitaet di Vienna, alla Cooper Union New York, all’Institute for Architecture and Urban Studies di New York. Dal 1989 al 2019 ha progettato mobili per Giorgetti, di cui è stato direttore artistico fino al 2011. Nel 2014 l’American Academy for Arts and Letters gli ha conferito I’Arnold W. Brunner Memorial Prize in Architecture. 

 

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Semplicemente Complessi

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Un’opera ampia e complessa, unica nel suo genere, che racconta la storia di oltre 270 gruppi e band musicali della Marca Trevigiana dal 1960 al 1990, corredata da 1.800 fotografie, e centinaia di musicisti coinvolti e intervistati in tre anni di minuziose ricerche nel territorio.

Adriano Mazzalovo (1957), giornalista professionista dal 1994, attualmente in quiescenza, vive a Montebelluna. Dopo i primi passi da cronista nel 1977 con Radio Marca Trevigiana, ha lavorato per numerose testate giornalistiche. Già Direttore dei telegiornali di Antenna Tre Veneto dal 1986 al 1995. Da sempre appassionato di musica è al suo esordio come scrittore.

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Ultimate Landscapes

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Ultimate Landscapes documenta un on-going project del fotografo Claudio Orlandi capace di riportare al nostro sguardo, sovente ignorante e irresponsabile, l’involuzione causata dalla rifrazione dei raggi ultravioletti che da anni interviene modificando la morfologia dei ghiacciai alpini. Un’urgenza che viene raccontata distaccandosi dal linguaggio tradizionale della fotografia documentale. Le sue fotografie mettono in evidenza non solo la magnificenza, ma anche i segni tangibili di una questione tutt’ora aperta, creando un contrasto tra bellezza e realtà di un’imminente scomparsa definitiva di questi paesaggi. L’espansione della serie Ultimate Landscapes non è solo un progetto artistico, ma un appello alla consapevolezza. E, attraverso l’obiettivo, si spera di stimolare una discussione sul futuro dei ghiacciai e sull’importanza della loro conservazione. 

Claudio Orlandi nasce a Roma dove vive e lavora. Dal 2010 partecipa a mostre e fiere, pubblicando le sue fotografie sulle più importanti riviste del settore. 

Attraverso i suoi progetti cerca di creare una visione differente della realtà, esaltando un punto di vista che tende a destabilizzare la percezione dell’osservatore. Il suo linguaggio fotografico è fatto di gradazioni cromatiche, piani netti e superfici schematiche che danno corpo alle geometrie.  Nel 2008 ha avviato il progetto Ultimate Landscapes dedicato agli effetti della crisi climatica sui ghiacciai alpini.

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Dare Forma alle Meraviglie

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Dalla bottega artigiana della pianura veneta ai più audaci skyline del mondo: questa è la storia di Massimo Colomban, l’uomo che ha trasformato un sogno locale in un’impresa globale. Nel 1973 fonda la sua prima azienda, la ISA, e in meno di venticinque anni costruisce la Permasteelisa Group, leader mondiale nella realizzazione di involucri architettonici, le pelli di vetro e acciaio che vestono i grattacieli più iconici del pianeta. Dall’Australia alla Germania, dall’Olanda agli Stati Uniti e all’Asia, Colomban guida un’espansione che unisce innovazione, design e cultura industriale italiana. La sua visione imprenditoriale si distingue per un principio rivoluzionario: condividere il successo. Nel 2002 affida la guida del gruppo a ottantatré manager, cedendo loro una parte significativa del capitale come segno di fiducia e partecipazione. Un gesto raro, che racconta più di ogni parola la sua idea di leadership.

Imprenditore, visionario e mentore, Massimo Colomban è il simbolo di una generazione che ha saputo costruire il futuro con le proprie mani, diventando testimone e guida in università e contesti internazionali.

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Rosso Rubino

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Tra il 1979 e il 1994 un ceramista faentino – dopo anni di vita attiva nella politica antagonista, nell’insegnamento, nella grafica e nella tipografia – riprende a fare ceramica e stabilisce la sua base nel territorio padovano, in spazi e modi non sempre convenzionali, in vista di una casa-bottega che realizzerà negli anni Novanta ai piedi dei Colli Euganei. Sono anni inquieti, in cui le sfere personale, politica e artistica si intrecciano, si alimentano, si contrastano, con l’intento di generare il nuovo. Il volume cerca di ripercorrere questi anni e di restituire parte di quel clima, e della forza vitale del protagonista, tramite testi, foto, immagini e disegni di persone che hanno condiviso quella energia, facendo riaffiorare una rete di relazioni pulsante e variabile. 

Tutto questo viene suggellato con una selezione delle sue opere ceramiche, lette attraverso la lente di Paolo Mazzo, fotografo. A ottant’anni dalla nascita e trenta dall’uscita di scena, il libro si propone anche come un regalo di compleanno per Liv e, soprattutto, come un invito a fare propria la lezione del Raku, tra ricerca continua e apprezzamento del momento presente.

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La casa di Tiziano a Pieve di Cadore

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A Pieve di Cadore, la casa che vide venire alla luce Tiziano Vecellio, calata nel paesaggio dolomitico, non è solo il luogo d’origine di uno dei più grandi maestri del Rinascimento e una testimonianza della cultura materiale del territorio, ma anche un simbolo vivo di identità e di memoria. Questa guida, agile e divulgativa, racconta la storia secolare dell’abitazione attraverso documenti, testimonianze e ricerche aggiornate, offrendo al lettore un percorso chiaro e approfondito tra storia, arte, architettura e tutela del patrimonio. Promossa dall’ente proprietario – la Magnifica Comunità di Cadore, erede del secolare organo di autogoverno locale – a poco più di un secolo dalla proclamazione a monumento nazionale e nel 450° anniversario della morte di Tiziano, la pubblicazione accompagna il visitatore alla scoperta del contesto e dell’edificio, restaurato dopo un lungo e accurato intervento conservativo. Le pagine fondono rigore scientifico e chiarezza espositiva, presentando anche una bibliografia aggiornata e un ricco apparato iconografico, per restituire la storia di un luogo che continua a dialogare con i contemporanei attraverso le tracce di quello che il suo più illustre inquilino e la cura di chi lo custodisce oggi.

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Tutto Vero

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Il volume è disponibile in pre-ordine, con spedizione a partire dal 15 dicembre 2025.

 

TUTTO VERO è il diario di bordo semiserio di Stefano De Lorenzi, chef che lascia i fornelli glamour per scoprire se la cucina veneta autentica esiste ancora. È un’esplorazione appassionata che va dalla Laguna veneziana al Monte Grappa, a caccia di sapori perduti e aneddoti unici. Questo libro celebra la cucina del territorio: quella senza fronzoli, preparata lentamente sull’amata stufa a legna. Il viaggio culmina ad Asolo, nella storica trattoria “Due Mori”, dove prendono vita oltre 50 ricette classiche rivisitate con ironia e maestria da Stefano. Il volume prende forma grazie alla visione di Lorenzo Rui, fotografo e direttore creativo che ne ha ideato l’intero concept. Attraverso oltre 200 fotografie d’autore e un raffinato lavoro di photo editing, il suo sguardo non si limita a documentare, ma interpreta l’essenza del territorio e dei piatti. Una narrazione per immagini che trasforma il diario gastronomico in un’opera visiva potente e immersiva, dove le immagini sono protagoniste assolute quanto la cucina.

 

TUTTO VERO. A chef’s journey through Veneto: stories, people and recipes is the semi-serious logbook of Stefano De Lorenzi, a chef who leaves glamorous kitchens to discover if authentic Venetian cuisine still exists. It is a passionate exploration ranging from the Venetian Lagoon to Monte Grappa, hunting for lost flavors and unique anecdotes. This book celebrates local cuisine: the no-frills kind, prepared slowly on a beloved wood-fired stove. The journey culminates in Asolo at the historic “Due Mori” trattoria, where over 50 classic recipes come to life, revisited with irony and mastery by Stefano. The volume takes shape thanks to the vision of Lorenzo Rui, photographer and creative director who conceived the entire concept. Through over 200 evocative photographs and refined photo editing, his gaze does not merely document but interprets the essence of the land and its dishes. It is a visual storytelling that transforms the gastronomic logbook into a powerful and immersive artistic work, where the images are absolute protagonists, just as much as the cuisine.

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La Vita in Villa

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“Il nostro desiderio è quello di raccontare cosa accadde dal ’500 in poi a Venezia e dunque perché sorsero a migliaia le Ville Venete e, qui da noi, mostrare come quella civiltà sia ancora presente, nelle consuetudini, nel lavoro, nel cibo, negli svaghi”.

Un racconto di storia, quello di Alberto Passi, mescolato a memorie personali, riflessioni e suggestioni. C’è Venezia nel suo stupefacente divenire, quattordici secoli di assoluta autonomia, di politica repubblicana, raffinata diplomazia e primati tecnologici. Tutto questo culminerà nella “Civiltà delle Ville Venete”, divenute il modello per un’economia agricola e industriale di pace che il mondo intero non potrà che imitare.

C’è quindi il racconto di Villa Tiepolo Passi, di cui scopriamo i segreti, le finalità, la valenza territoriale, l’antico, sublime Genius Loci che ci pervade come in una fiaba. A fare da fil rouge a questa storia fatta di tante storie sono i piccoli racconti – ricordi, aneddoti, frammenti del passato che l’autore riporta in vita attingendo alla sua memoria. È qui che si svela ciò che l’imponente architettura della villa veneta spesso nasconde: la vita “vera” di chi ancora oggi abita e ama questi luoghi, impegnandosi a valorizzarli e a portarli nel futuro, dando loro una nuova identità.

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La tavola di Villa

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La tavola di Villa Tiepolo Passi è un crocevia di sapori e storie di famiglia, piatti della tradizione e ricette arrivate da lontano, gustosi aneddoti e ingredienti genuini. Questo piccolo “ricettario di casa” li raccoglie in ordine sparso, soffermandosi ora sulle pietanze, ora sulle atmosfere, in un viaggio che dalla Serenissima Repubblica di Venezia arriva ai giorni nostri, incrociando le vicende della famiglia Passi de Preposulo. Venezia, Porta d’Oriente, dominatrice nel Mediterraneo, era la città del sale e dello zucchero, delle spezie d’Africa e delle Indie, della cuisine française e delle nuove meraviglie provenienti dalle Americhe: mais, patate, pomodori, peperoni, tacchini. Ogni cosa s’abbinava ai succulenti prodotti di terraferma, delle lagune e del Mare Adriatico: pesci, mitili e molluschi, selvaggina di passo tra valli e roccoli, carni da cortile, frutta e verdura da isole, broli e broletti. Tutto questo giunge sulla tavola delle famiglie patrizie con mille interpretazioni. Con loro giungevano in casa, mescolate alla ricca tradizione locale, abitudini, passioni culinarie e pietanze di città e mondi lontani. 

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Gabbris Ferrari 1937-2015

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Dedicato alle molteplici capacità ed espressioni artistiche di Gabbris Ferrari (1937-2015), pittore, scenografo, regista, drammaturgo e illustratore, questo libro è il risultato di ricerche tra documenti d’archivio inediti, opere d’arte, bozzetti, locandine, foto di scena, e molto altro ancora che hanno dato sistematizzazione al suo percorso artistico-professionale documentandolo con un notevole corpus di riferimenti e di immagini. Archivi, collezioni private e il ritrovamento di nuove opere hanno sostanziato la scrittura del testo dotandolo di uno spessore storico-critico che ha reso possibile dare agli eventi una progressione cronologica coerente. Il libro si completa con la biografia dell’artista aggiornata, una scheda delle mostre personali e collettive,  schede di alcuni dipinti ritenuti significativi ed altre relative al Progetto in progress, Galleria d’Arte diffusa. Il libro comprende schede sugli Spettacoli per il Teatro Lirico, la Prosa, le collaborazioni con il Teatrodanza, con Operastudio, il Dramma Italiano di Fiume, con i Minimiteatri. Gabbris Ferrari, docente di scenografia all’Accademia di Urbino e di Venezia, da scenografo, costumista e regista con i suoi spettacoli ha partecipato al Festival di Spoleto e al Rossini Opera Festival di Pesaro. 

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