Le seduzioni di Tiziano tra amori artistici e tentazioni in cucina

16.12.2010

[Il Piccolo]

Le idee cambiano il mondo perché ci offrono prospettive diverse per guardarlo. "I luoghi della modernità" è una collana ideata dalla Banca Popolare FriulAdria Crédit Agricole, come spiega Paolo Borin, vicedirettore generale di una Banca che ha già provveduto alla catalogazione museale di quattro città del Friuli. La collana, curata da Giuseppe Barbieri di Ca’ Foscari e edita dalla casa editrice trevigiana Terra Ferma, ci regala un percorso di interpretazione autoriale che include elementi di prossimità, arricchendo così il nostro quotidiano anche di nuovi orizzonti sensoriali. Fino ad ora il progetto ci aveva stuzzicato, tenendoci però anche un pochino sulle spine. La scoperta dei grandi artisti veneti del Rinascimento era cominciata con Palladio. Durante un’ipotetica visita guidata ad una villa veneta eravamo partiti con l’esplorazione della cucina: Palladio era un architetto che odiava il luogo del cucinare ma siccome era un genio, creò delle cucine meravigliose che oggi definiremo gioielli di design minimalista. Grazie al Giorgione eravamo quindi scivolati nei verdi luoghi attrezzati del paesaggio, ovvero in giardino, dove avevamo riscoperto il piacere dei déjeuners, flirtando sull’erba. Adesso il gioco si fa serio, con il terzo volume finalmente varchiamo la soglia della stanza più lussuriosa: siamo giunti in camera da letto. "Nelle camere da letto del Tiziano" è un volume che si presenta con un layout grafico da "woman in red". La temperatura non è proprio hard ma sale decisamente con la "Venere d’Urbino" dipinta nel 1538 che in copertina si riproduce interamente ridipinta di rosso. Rosso Tiziano. Un nudo femminile che, spiegherà Barbieri, è alquanto casto poiché la Venere in questione è adagiata sul fianco destro: significa che anela alla maternità. Passano 10 anni e Tiziano dipinge "Venere con organista", un altro magnifico nudo femminile. Stavolta però Venere è adagiata sul fianco sinistro (e quindi anela all’organista?). Senza prestare… il fianco all’ironia: Tiziano è il pittore che ha inventato la camera da letto. Ha fatto sussultare le lenzuola. Con lui il letto si è disfatto, le lenzuola si vede che hanno ospitato battaglie, incursioni, tafferugli amorosi. L’amore si sa non vuole pensieri, ecco perché siamo in una villa veneta, luogo ideale per l’amore, lontano dai rumori, dai negozi, dai fastidi della città. E già che siamo stesi… c’è chi dopo l’amplesso ha voglia di fumare una sigaretta e a chi l’amore, invece, mette appetito. Preferiamo di gran lunga questi ultimi e nella seconda parte del volume, infatti, cinque chef – Carlo Cracco, Simone Padoan, Fabrizia Meroi, Andrea Spina e Renato Rizzardi- ci inebriano con i loro 5 percorsi culinari. Pura libidine. Partendo dal presupposto che a letto si può far colazione e che a letto, o per il letto, si consigliano cibi sensuali, afrodisiaci: un brunch con 5 leccornie dal bllody mary al sandwich di crudité d’astice; petali di rosa che racchiudono il poetico incontro tra tartufo di mare la bottarga e il fico. Per non parlare del brodo di pernice e fiori di sambuco essiccati con ravioli ripieni di fegato grasso d’oca. Carlo Ottaviano del Gambero Rosso accompagna i lettori in questo lussurioso viaggio gastronomico, spiegando il significato dei suggestivi progetti culinari proposti, mentre terminano il libro dieci ricette rinascimentali declinate nel contemporaneo da altrettanti grandi maestri della cucina, rappresentanti dell’eccellenza gastronomica triestina: Diego Pregarz, Andrea Perossa e Luca Morgan, solo per citarne alcuni. Non si sa se nelle camere da letto dipinte da Tiziano si mangiasse così bene, ma se alle Veneri del maestro cadorino fossero stati serviti i piatti strepitosi di questi grandi chef, quelle bellezze dal letto, chi le alzava più?

Barbara Codogno