Mostra al Museo del Bijou (CR): “Vetro. Gioielli italiani tra ‘800 e ‘900”

23.04.2022

Approfondimenti

Sabato 23 aprile alle ore 15.30 si inaugura la mostra “Vetro. Gioielli italiani tra ‘800 e ‘900”, a cura di Bianca Cappello e Augusto Panini, presso il Museo del Bijou – Casalmaggiore (CR).

Esposizione aperta al pubblico fino a domenica 9 ottobre 2022.

Per informazioni: 0375 284424 205344 – www.museodelbijou.it 

L’Onu ha dichiarato il 2022 “Anno Internazionale del Vetro” e la mostra “Vetro. Gioielli italiani tra ‘800 e ‘900”, grazie al suo tributo storico e artistico, assume grande rilievo riassumendone l’importanza. Attraverso una minuziosa ricerca e un’accurata selezione di oltre 300 pezzi tra gioielli d’autore e documenti d’epoca, si rivela l’affascinante evoluzione dello stile, del costume e della società italiana negli ultimi due secoli. In mostra sarà possibile ammirare lunghi e colorati sautoir di inizio secolo, bracciali in stile Decò di murrine millefiori, gioielli in micro mosaico romano realizzati per il Grand Tour, grandi collier multifilo e collarette realizzate con minuscole conterie da abbinare agli abiti da cocktail sartoriali degli anni Sessanta. Sarà possibile lasciarsi affascinare dai numerosi orecchini a bouquet degli anni Cinquanta, dai bijoux dei figli dei fiori ispirati ai nativi americani, dai grandi cristalli degli anni Ottanta, e anche dalle creazioni più sperimentali dei grandi designer e artisti di fine Millennio. Il vetro, caleidoscopico e multiforme, è da sempre apprezzato perché capace di assumere sembianze e colori della natura e anche di spingersi oltre, trasformandosi in un qualcosa di tendenzialmente nuovo, frutto dell’ingegno e della capacità creativa dell’essere umano. Prima dell’avvento dei materiali plastici, il vetro era considerato il materiale per eccellenza nella creazione di gioielli, una sorta di simbolo dell’evoluzione sociale della donna: da angelo del focolare a flapper, da signorina della buona società a donna in carriera, da figlia dei fiori a eterea minimalista. Il vetro artificiale è un materiale difficile da ottenere e da lavorare tanto che nella storia era considerato un segreto di pochi maestri e per tale motivo da essi gelosamente conservato. Tra Ottocento e Novecento, a seguito del processo di industrializzazione, il vetro ha diversificato la sua identità: da una parte un prodotto di finissimo e altissimo artigianato oggetto di sperimentazione tecnica e artistica per gioielli di lusso e ricercati; dall’altra un articolo industriale per il grande pubblico usato in gioielli a basso costo.

“Agli inizi del XX secolo la perla di vetro diventa accessorio indispensabile nell’abbigliamento elegante e seducente della donna moderna” – dice Augusto Panini – “e si riappropria di quel fascinosissimo ruolo avuto nel corso dei secoli, da Cleopatra a Elisabetta Gonzaga”. “Dalla preistoria a oggi, il gioiello di vetro è stato capace di muoversi al passo con il linguaggio, l’ingegno e l’estetica della società riuscendo sempre a raccontarla e a mostrarne le caratteristiche” aggiunge Bianca Cappello. “Il vetro nel gioiello è ‘fragile e indistruttibile’ al tempo stesso, è un materiale che racconta l’altissimo livello raggiungibile con l’artigianato artistico e che, negli ultimi due secoli, è entrato da protagonista nei gioielli del Sistema Moda, così come nel Gioiello di Ricerca e in quello di Design”.

Il catalogo della mostra, a cura di Bianca Cappello e Augusto Panini, è Gioielli di Vetro dalla Preistoria al III Millennio, edito da Antiga Edizioni (prezzo di copertina euro 39,00).