A Zanzotto il Leone del Veneto

21.09.2011

[Corriere del Veneto – Padova e Rovigo]

Al poeta trevigiano la massima onorificenza regionale. Per il compleanno festa al Pedrocchi Un volume con i testi più belli. Un album di famiglia ad illustrare i versi. Una festa «in diretta» al Pedrocchi, una visita nell’intimità di casa. E un premio, il Leone del Veneto, a sigillare i suoi novant’anni, il prossimo dieci ottobre. La Regione rende così omaggio ad una delle voci più limpide, critiche e civili della sua terra. Quell’Andrea Zanzotto da Pieve di Soligo che nel 2001 (per gli ottanta) veniva ricordato con l’ormai mitico film-conversazione «Ritratti» assieme a Marco Paolini, e che oggi torna (fino a questo momento a sua insaputa) a salire sul palco dei festeggiamenti. Gli omaggi al poeta in realtà saranno più d’uno – da convegni nelle università alla pubblicazione di altri volumi, alla messinscena di spettacoli teatrali – ma quello diciamo «ufficiale» al quale ha partecipato con 15 mila euro la massima istituzione veneta, avrà come momento clou proprio il giorno del suo novantesimo compleanno. Il 10ottobre, un lunedì d’inizio autunno in cui verrà presentato il libro curato dal professor Carlo Ossola (al mattino al Pedrocchi) e consegnata la nona edizione del Leone del Veneto (nel pomeriggio a Pieve di Soligo). Ad annunciare il premio assegnato dal Consiglio regionale è stato il presidente Clodovaldo Ruffato, che ha spiegato come questa onorificenza sia nata «per premiare i cittadini veneti che si distinguono nei più vari campi della società, ed in questo senso Zanzotto rappresenta perfettamente l’eccellenza veneta. Il poeta si può definire la "coscienza critica" della nostra regione – ha proseguito – della quale è un cantore dai tempi della seconda guerra mondiale, e si è conquistato un posto di prim’ordine fra gli autori contemporanei senza mai lasciare la sua casa di Pieve di Soligo». «Zanzotto – gli ha fatto eco il vicepresidente della Giunta regionale, Marino Zorzato – è e resterà sempre nella storia del Veneto.
La sua poesia ha seguito l’attualità dalla fine della guerra ai giorni nostri, con quella funzione civile che lui stesso le attribuisce». Ad illustrare il libro invece Elio Armano, coordinatore delle iniziative per Zanzotto. «Abbiamo voluto stampare un volume che non fosse qualcosa di ufficiale e pomposo in linea con il carattere di Andrea. Si tratta di un testo affettuoso – prosegue – che fino a questo momento è rimasto segreto. Sarà composto da una carrellata dei suoi testi più significativi e sarà aperto dal saluto del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano». Quasi duecento pagine pubblicate da Antiga Edizioni il cui titolo provvisorio è «Nessun consuntivo» (bocciata la prima ipotesi, «troppo calcistica»: «Zanzotto Novanta») e che oltre ai suoi versi più celebri avrà anche un importante apparato iconografico formato da scatti «personali» e da paesaggi solighesi. Il volume verrà presentato nella mattinata del 10 nella sala Rossini del Caffè Pedrocchi a Padova, alla presenza, tra gli altri, del rettore Giuseppe Zaccaria e del sindaco Flavio Zanonato. All’appuntamento parteciperà lo stesso poeta (in collegamento video, in diretta da casa), e a casa nel pomeriggio gli verrà poi consegnato dalla Regione il Leone del Veneto. All’omaggio «ufficiale» hanno partecipato anche i figli Fabio e Giovanni, entrambi docenti, il primo all’Accademia di Belle Arti di Brera (new media) e il secondo alla facoltà di Ingegneria all’Università di Padova. «A papà le sorprese non piacciono molto – sorride quest’ultimo – ma questa sono certo che sarà gradita. Credo gli darà energia per il prossimo decennio e così potremo ritrovarci per festeggiare assieme i cento».

Massimiliano Cortivo