Dmitrij Alexandrovic Prigov, Trentatré testi

30.05.2011

[Mondo editoriale]

Primo volume "italiano" di testi poetici di Dmitrij Prigov. Vi confluiscono componimenti in cui la lingua, apparentemente scalzando l’autore stesso, assume il ruolo di strampalata regina, capace di cannibalizzare pensieri, concetti e idee "frullandoli" e ridistribuendoli su coordinate semiserie, come un grafomane che tentasse di gestire gli involucri verbali di un’ideologia (qui nella sua variante sovietica) senza conoscerne o mal padroneggiandone i contenuti.

Ma l’impressione è ingannevole: dietro le quinte, da regista sapiente e occulto, Prigov ci invita a guardare con sospetto la serietà (e talora l’atrocità) degli argomenti che i testi porgono al lettore.

Di più: egli mette in crisi ogni nostra idea assodata di poesia, instillando il dubbio che essa possa davvero farsi latrice di pensieri e sentimenti.

In uscita a maggio 2011

Titolo: Trentatré testi
Autore: Dmitrij Alexandrovic Prigov
Curatore: Alessandro Niero
Editore: Terra Ferma Edizioni
Euro: 15.00
Note: edizione bilingue italiano/russo; con 4 illustrazioni del poeta in b/n