LIRICA SENZA LIRICA

19.05.2014

di Igor’ Sergeevič Cholin*

A cura di: Alessandro Niero**

Terra Ferma, pp. 128, € 15,00

Il primo volume “italiano” di poesie di Igor´ Cholin esemplifica la produzione di un autore il cui stile minimalistico restituisce al lettore squarci di vita quotidiana con tono antiretorico.Cholin, all’altezza degli anni Cinquanta del XX secolo, ritrae quasi con distacco una realtà (tedio, ubriacature, risse, infedeltà coniugali, soprusi, indigenza, abusi, morti violente e altri fenomeni di vita degradata e “bruta”) che è, principalmente, quella delle “baracche”, ossia abitazioni fatiscenti concentrate soprattutto nei lager o nei dintorni delle città più popolose dell’Unione Sovietica. Accanto al Cholin “baracchesco”, che costituisce il nucleo nel volume, trovano posto anche testi divertiti sull’avanguardia dell’Urss in campo tecnologico, versi sull’orrore della guerra e, infine, composizioni in cui l’autore si pone al centro della scena, disvelandosi ora con piglio ferocemente autoironico, ora con brevissime illuminazioni filosoficheggianti.

———

* Nato nel 1920 e morto nel 1999, è stato poeta e prosatore. In ambito ufficiale ha dato alle stampe solo testi per bambini; in epoca postsovietica viene alla ribalta come uno degli autori più importanti della cosiddetta “scuola di Lianozovo”.

** Insegna letteratura russa all’Università di Bologna. Si occupa di poesia russa e di questioni di traduzione. Per le sue traduzioni ha ricevuto vari riconoscimenti, tra cui, nel 2012, il premio Čitaj Rossiju / Read Russia per il volume Trentatré testi di Dmitrij Prigov.

Il Segnalibro (maggio 2014)