Nelle sale da pranzo di Paolo Veronese

17.02.2012

[L’Adige Pantagruel]

Un viaggio nel tempo sbirciando nelle sale da pranzo di Paolo Veronese. Il matrimonio tra arte e piaceri della tavola si è svolto a Villa Braida, nel Trevigiano, in occasione della presentazione del quarto volume della collana «I luoghi della modernità» (Edizioni Terra Ferma), collana dedicata al rapporto tra l’arte veneta e i riti della convivialità. Il libro «Nelle sale da pranzo di Paolo Veronese» curato dal prof. Giuseppe Barbieri (Ca’ Foscari, Venezia) si pone a conclusione di un affascinante viaggio nella storia dell’arte iniziato nelle «Cucine di Andrea Palladio» e proseguito con il Giorgione («Déjeuner sur l’herbe») passando nelle «Camere da letto di Tiziano». Un viaggio ideato e promosso in partnership con la Banca Friul Adria. Con questo volume si completa la ricerca sulle cucine del XVI secolo, sull’enogastronomia dell’epoca e sulle tradizioni artistiche del Rinascimento veneto. Un secolo, il XVI, iniziato per la Repubblica di Venezia con uno dei momenti più drammatici: la Guerra della Lega di Cambrai. Tutti erano schierati contro la Serenissima. Di fronte alla necessità di riqualificare il suo tessuto urbano la sfida è stata raccolta proprio dai grandi artisti, i quali hanno ideato degli spazi che ancor oggi sono percepiti come attuali, la sala da pranzo in primis. In questo volume è presente anche la sezione «A tavola con Dio». Il cristianesimo è l’unica religione che prevede Dio come commensale. Se Tintoretto dipinge «Ultime cene» che occupano spazi inusuali, quelli delle confraternite, con l’eucarestia come protagonista, Paolo Veronese inventa la moderna sala da pranzo, per glorificare il banchetto così come richiesto dai suoi committenti: gli ordini monastici. Le ricette del volume «Nelle sale da pranzo di Paolo Veronese » sono state ideate dai Jeunes Restaurateurs d’Europe. L’antipasto è stato proposto da Alberto Tomizzo del Ristorante «Ferarut» (Udine) che ha coniugato terra e mare: maiale e calamaro. Marco Parizzi (Parma) ha, invece, deliziato gli ospiti con un originale cappelletto ripieno di coniglio, mentre la semplicità dei sapori tradizionali è stata interpretata da Christian Costardi del Ristorante «Cinzia» di Vercelli con un coreografico risotto al pomodoro e basilico. Infine Paolo Donei, lo chef stellato di Malga Panna (Moena), ha presentato un dolce delizioso utilizzando come ingredienti la liquirizia, il caffè, la manioca e i frutti della passione. Chapeau.

Giuseppe Casagrande