Videogame, culto cinematografico

24.12.2011

(Corriere di Bologna, Roy Menarini)

I contributi: Le curatrici Re e Mandelli guidano un pool di saggisti molto informati

Non si presenta forse come il più agevole dei libri-strenna natalizi, ma per gli appassionati ed eruditi sul mondo del videogame esce in questi giorni un bel volume da godersi sotto l’albero. Si intitola Fate il vostro gioco e reca come sottotitolo Cinema e videogame nella rete, tanto per chiarire che si tratta di analisi dei videogiochi ma anche di riflessioni critiche e filosofiche intorno al mondo dei nuovi media del web.
L’editore, piccolo ma combattivo, si chiama Terra Ferma. Lo hanno curato Elisa Mandelli e Valentina Re, studiosa quest’ultima di formazione bolognese (Scienze della Comunicazione), emiliana di adozione e ora anche ricercatrice a Ca’ Foscari. Le due brave autrici – a proposito: finalmente non sono solo maschi a occuparsi di videogame da «smanettoni» – coordinano un pool di saggisti molto informati, ognuno dei quali alle prese con differenti oggetti di studio. Assai suggestivi gli argomenti: l’idea di inquadratura tra film e game (ci ragiona Ruggero Eugeni), le traduzioni cinematografiche dei videogame di culto, da Lara Croft a Resident Evil (Federico Zecca), il rapporto con la letteratura (Patrick Coppock), via via fino alle più recenti evoluzioni del panorama cosiddetto «transmediale», dove ci si perde dolcemente in un paesaggio virtuale tra online, iPad e altre applicazioni tecnoscientifiche, e qui brilla l’analisi del fenomeno Machinima scritta dal docente Dams Guglielmo Pescatore.
Ovviamente ciò che più preme agli studiosi è capire come cambia (e cambierà) la nostra abitudine di spettatori di fronte alle continue evoluzioni di cinema e e videogame, mezzi di comunicazione apparentati.
Sì perché anche il game ha ormai una lunga storia alle spalle, come dimostra un altro volume recente, stavolta enciclopedico, dal titolo eloquente (1001 videogiochi da non perdere, della casae ditrice bolognese AtlanteLibri).