Inaugurazione mostra “La realtà non dovrebbe esistere” di Daniele Cima

07.05.2022

Approfondimenti

Mostra a cura di
Eugenio Alberti Schatz

Tipoteca Galleria
7 maggio–18 giugno 2022

Inaugurazione
Sabato 7 maggio 2022 ore 17

Presentazione di Daniele Cima con Clara Tosi Pamphili

Ingresso alla mostra € 5,00

Con il sostegno di Grafiche Antiga / Imaging Pro

Per informazioni 0423 86338 /eventi@tipoteca.it

«Se la realtà avesse una coscienza, forse la smetterebbe di essere così insistente. Quella di Daniele Cima è la provocazione di un ribelle che arriva a sfidare l’imposizione ultima, quella a cui nessuno sfugge: il dato di realtà. Esiste sempre un’altra possibilità, ci suggerisce l’artista, fosse anche solo quella di rovesciare l’ovvio per il gusto di farlo». Con queste parole, il curatore Eugenio Alberti Schatz ci introduce nelle policrome opere “tipoartistiche” di Daniele Cima, presentate al pubblico nella mostra “La realtà non dovrebbe esistere”, che Tipoteca ospita a partire da sabato 7 maggio (fino al 18 giugno).
Profondo conoscitore del mondo della comunicazione e dell’arte, l’artista designer Cima ha scelto di dare peso all’essenza delle parole partendo dalla superficie, vale a dire dalla loro forma leggibile. Da funambolo del pensiero e assiduo frequentatore dei linguaggi artistici, si diverte a smontare tutti i luoghi comuni dai quali siamo frastornati, per aprire lo sguardo della mente attraverso pensieri, dubbi, frasi composte con un rigore selettivo che sconfina nel gioco.

La mostra di Tipoteca suggella quasi un ritorno “a casa” delle opere di Cima. L’artista da sempre si confronta e si esprime con la tipografia, la esibisce e con essa plasma la sostanza della sua ricerca artistica. Quale luogo più appropriato di un museo del carattere? Protagoniste indiscusse della mostra sono le sue creazioni tipoartistiche: alle pareti troviamo l’installazione site specific che dà il titolo alla mostra, e opere dei cicli Upcycled Words (2016), Rysing Donckey (2018), Artphabet, Ritratti Fiscali (2021) e Manzò (2022). Ma, quasi da controcanto alle opere esibite, nelle teche ci sarà una selezione di libri che diventano un avamposto della sua biblioteca, che ci porta nel backstage della ricerca artistica. Una mostra quindi da godere con gli occhi, per lasciarsi inondare di colori e di caratteri abbinati con magistrale sensibilità tipografica, che ripropone il sodalizio tra Daniele Cima ed Eugenio Alberti Shatz, quest’ultimo già curatore del volume Coming Out, pubblicato nel 2021 da Antiga Edizioni.